Friday, July 5, 2024

Danilo Solari

Ripartizione delle spese di riscaldamento, normativa Il D.Lgs. 73/2020 ha introdotto nuove regole per la suddivisione delle spese di riscaldamento centralizzato, fornendo anche la possibilità all’assemblea condominiale di personalizzare tali criteri in base alle esigenze specifiche del condominio: le spese connesse al consumo di calore per il riscaldamento, il raffreddamento e l’uso domestico dell’acqua calda devono essere ripartite tra i condomini, suddividendo il totale in 2 quote pari al 50%. La prima quota è attribuita ai prelievi volontari, ovvero la quantità effettivamente prelevata da ciascun condomino. La seconda quota è destinata ai prelievi involontari rappresentati dal calore disperso dall’impianto comune; l’assemblea condominiale può deliberare, ottenendo almeno il voto favorevole di 333 millesimi oltre alla maggioranza degli intervenuti in seconda convocazione, di assegnare ai prelievi volontari una quota superiore al 50%, ma non inferiore al 30%. Per quanto riguarda i prelievi involontari, la loro quota deve essere corrispondente; la quota relativa ai prelievi involontari deve essere distribuita tra i condomini in base ai millesimi di proprietà o seguendo altri criteri stabiliti dall’assemblea condominiale; la quota relativa ai prelievi volontari va ripartita tra i condomini in base al consumo effettivo, il quale è registrato dai contabilizzatori di calore; i condomini che hanno optato per il distacco dal riscaldamento centralizzato e hanno installato un sistema autonomo sono tenuti a contribuire alla quota relativa ai prelievi involontari. Questa disposizione è giustificata dal fatto che traggono beneficio dalle dispersioni di calore dell’impianto comune. La norma tecnica di riferimento, invece, è la norma UNI 10200, la quale stabilisce i criteri per la ripartizione delle spese negli impianti termici centralizzati destinati alla climatizzazione invernale ed estiva e alla produzione di acqua calda sanitaria. Tale norma fornisce indicazioni dettagliate su come calcolare i coefficienti di ripartizione della quota fissa e su come installare e gestire i sistemi di misurazione del calore Ripartizione spese riscaldamento centralizzato con valvole termostatiche La UNI 10200 offre una chiara distinzione tra 2 tipologie di prelievo energetico nel contesto del riscaldamento centralizzato: prelievo volontario: riguarda il calore che viene utilizzato in modo intenzionale dall’utente attraverso il sistema di regolazione, come ad esempio tramite valvole termostatiche o termostati d’ambiente. In altre parole, è la parte di calore che l’utente chiede al sistema di riscaldamento in base alle sue preferenze di temperatura e alle azioni di regolazione; prelievo involontario: riguarda il consumo energetico indipendente dalle azioni dirette degli utenti. Questo tipo di consumo è costituito principalmente dalle dispersioni di calore che si verificano nelle reti di distribuzione dell’impianto di riscaldamento e nell’acqua calda sanitaria. In sostanza, rappresenta il calore perso o disperso a causa delle inefficienze dell’impianto di riscaldamento, senza che gli utenti possano influenzare direttamente questo aspetto. Per quanto riguarda il consumo involontario, la norma UNI 10200 stabilisce un metodo di suddivisione basato sui millesimi di riscaldamento. Questa suddivisione tiene conto dei consumi involontari di energia termica utile, che possono essere misurati anno dopo anno attraverso specifici dispositivi di contabilizzazione o calcolati utilizzando parametri appropriati.

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