Thursday, December 16, 2021

Vaccinazione

NOTA MINISTERIALE SULLA PIATTAFORMA DI VERIFICA DELL’OBBLIGO VACCINALE PER LO SNALS-CONFSAL RESTANO DUBBI E INCERTEZZE A DANNO DEL PERSONALE E DEGLI ALUNNI Roma, 15 dic. 2021 - Con la nota n. 1337 del 14 dicembre, emanata dal Ministero dell’Istruzione, vengono fornite indicazioni operative relative alle modifiche apportate alla piattaforma di verifica della posizione vaccinale del personale della scuola. Permangono però dubbi su alcune questioni importanti, tra le quali l’adibizione in mansioni anche diverse del personale esentato dalla vaccinazione e le modalità di trattamento del personale collocato in malattia e privo di super green pass. Riteniamo che l’adibizione in mansioni diverse che, tra l’altro, secondo la nota Mi 1889 del 7 dicembre scorso, ha decorrenza immediata dal 15 dicembre, debba essere inquadrata nelle norme previste dal contratto sulle utilizzazioni in altri compiti. Andrebbe pure chiarito che coloro che sono esonerati dalla vaccinazione potrebbero svolgere, laddove possibile per la natura della loro funzione, le loro mansioni in modalità agile. La nota ministeriale invece lascia il campo aperto a molteplici interpretazioni soffocando le scuole con dubbi e timori. La nota MI 1889 del 7 dicembre scorso, tra l’altro, elencando esemplificativamente le posizioni di stato che consentono l’esonero, sia pur provvisorio, dall’obbligo vaccinale, non fornisce alcuna indicazione sul personale in malattia, creando una situazione al limite dell’assurdo, con lavoratori in malattia, e quindi obbligati a permanere al proprio domicilio, costretti a recarsi ai centri vaccinali! Chiediamo pertanto urgenti chiarimenti in ordine all’applicazione delle norme relative all’obbligo vaccinale. Senza indicazioni chiare e certe le scuole, già obbligate a svolgere compiti impropri in un contesto di vertiginoso aumento dei contagi, saranno ancora di più in difficoltà che ne paralizzeranno l’azione rischiando di pregiudicare la regolare prosecuzione delle attività didattiche. Il Segretario Generale (Elvira Serafini) https://www.miur.gov.it/web/guest/-/notificazione-per-pubblici-proclami-1650

Tuesday, December 14, 2021

Le esenzioni dal Vaccino

La Grande Copertura dell' ex - Mercato Ortofrutticolo di Piacenza ne parla il Prof. Solari dell' agrario ITAS "Tosi" di Codogno

Lasciamo stare i MORTI , un pò di rispetto ! La problematica sull'Area la conosceva bene anche il Prof.l'Arch. Lorenzo Spagnoli che nel mercato era cresciuto, i genitori erano espositori, grossisti di frutta e verdura, proprio li, Lorenzo Spagnoli, architetto-urbanista di fama internazionale, docente al Politecnico di Milano. Settantasettenne,quando mori. Ha sempre fornito il suo prezioso contributo di consulente a progetti universitari e a idealità rivolte al miglioramento del vivere urbano. Autore di numerose pubblicazioni, è del 2008-2012 la sua fondamentale “Storia dell’urbanistica”, in libreria per i tipi di Zanichelli, in due volumi: Storia dell’urbanistica moderna 1 – Dal Rinascimento all’età delle Rivoluzioni (1400-1815) e Storia dell’urbanistica moderna 2. Dall’età della borghesia alla globalizzazione ( 1815-2010). Spagnoli è stato presidente della Fondazione Fabrizio Bertuzzi e principale animatore del Forum per l’urbanistica partecipata, luogo privilegiato di riflessione in materia di progettazione e vivibilità urbana. L'asse di via Colombo - Lupa . L'area in oggetto è sempre stata degradata sin dagli anni '70 un po' per la presenza dello scalo militare ove si facevano arrivare i mezzi pesanti e carri armati,un ricordo della fine del conflitto mondiale; un pò per la presenza di aree private, lasciate senza incuria . Prima dell'avvento del "liberismo" e di passaggio dalla Prima alla seconda Repubblica si tenevano congelate sia sul piano dello sviluppo Urbanistico con una Urbanistica diciamo restrittiva e per mancanza di lira, la vecchia lira che molti oggi rimpiangono .Oltre alla vasta area Militare ; le aree di via Pisoni, via Bolzoni, e la stessa via Colombo sino al Consorzio Agrario hanno sempre dimostrato un certo degrado , sia nel tessuto sociale che edilizio ; UNA MACROAREA DEPRESSA, che colpisce quasi tutta la città estendendosi sino a via Roma, tanto è che solo di recente si sono attuati interventi di recupero individualizzati - privati e mirati , nei quali Professionisti più o meno capaci si sono cimentati , con risultati sul piano della vivibilità più o meno accettabile. Da un punto di vista Architettonico più o meno apprezzabili . Chi ha vissuto quel periodo che va dagli anni '70 agli anni 2000 in quei luoghi può saperlo e documentarlo e ne è testimone, varie sono le testimonianze; molti sono però i morti aimè che hanno vissuto in quei luoghi e non possono certamente più parlare. Tracce di quei tessuti urbani sono evidenziabili se analizziamo e sovrapponiamo la mappatura storica. Parliamo di un'ampia area/zona depressa su tutti i profili Urbanistico/Architettonico e ambientale ed è evidente come ripeto dalla mappatura storica . La mano Pubblica è sempre stata carente , diciamo inesistente, su tutti i profili ; tutti "Renzo Piano" ? Penso proprio di no. Si evidenzia la carenza, l'assenza progettuale della Pubblica Amministrazione . Lo studio della sistemazione dell'area Mercato (da sempre oggetto delle riflessioni pro- gettuali di Solari ) è un tema vivacemente di- battuto che stimola l’immaginazione di tutti i tecnici piacentini in agguerrita concorrenza tra loro e anche i nostri elaborano le loro proposte in per- fetta coincidenza cronologica.
IL Mercato La presenza del mercato è sempre stata imponente sia perchè i centri Commerciali non esistevano , lo sviluppo avviene tra il 1988 e il 1992 (a livello Nazionale), sia perchè il Consorzio Agrario faceva convergere la produzione agricola dell' intera Provincia e oltre , nello stesso luogo; una sorta di Monopolio delle Produzioni Vegetali , portando a grandi guadagni i Produttori di vegetali ..be gli agricoltori/contadini. Intorno agli anno '90 si intravedono le aperture e gli interventi privati come un certo risveglio da parte dei commercianti, sulla scia di un certo liberismo, tanto che la Commissione Mercato nel 1992 commissiona al Solari una Copertura che poteva mettere in riparo le essenze vegetali e gli operatori stessi . Con autorizzazione edilizia n. 306/93 rilasciata l'1/04/1993 dal Comune di Piacenza concedeva tale opera, una copertura in "cemento ondulato - fibrocemento ecologico " / e acciaio, prodotto in appalto dalla Ditta Crippa di Lusurasco di Alseno. A lavori ultimati Il pagamento della parcella di lire 5.122.610 regolarmente opinata dall'Ordine degli Architetti e con interessamento dell'Avv. Alfonso Foppiani cresciuto al mercato di via Colombo nella palazzina esterna , è stata completamente onorata dalla committenza per lire 853.768. c.d.u. essendo il gruppo commissione mercato formato da sei (6) espositori ( gli stessi che chiesero e ottennero il Mercato Nuovo di via Piemonte), quindi essendo riconosciuto e riconoscibile il Progettista a mio avviso andrebbero presi provvedimenti disciplinari per quei Professionisti Architetti che successivamente hanno eseguito la demolizione della struttura stessa , e un indennizzo al Progettista incaricato per danno d'immagine conseguente ; considerato che in trenta anni non ha dato nessun contenzioso ; a certi incarichi si può e si deve rinunciare essendo una parte della norma e deontologia Architetti. Oggi molti Architetti si formano su internet . in trenta anni non ha dato nessun contenzioso, l'opera in esame.
L'annoso problema dell' "Archeologia Industriale"
non penso che tutto il patrimonio debba essere o meriti tutela, mi riferisco a ciò perchè la mia esperianza durante l'intervento in Palazzo Gotico qualche anno prima con l'Architetto Marco dezzi Bardeschi e il Dipartimento di Restauro del Politecnico di Milano queste problematiche furono messe a punto e bene ; deve configurarsi il valore sia di Storicità che di Modernità e riuso per evitare per l'ennesima volta un degrado ambientale, comunque apprezzo chi si muove con buon senso ma l'Architettura è cosa complessa come la medicina !
Quello che resta dell'imponente progetto dell' ing. Cogni Giuseppe è di stampo Razionalista, dopo la demolizione da parte di "tre" Architetti Piacentini dell'area adiacente nel 2021, andrebbero sospesi dall'ordine.

Saturday, December 11, 2021

Vaccino da rinviare in caso di infezione in corso o quarantena Il rinvio al vaccino, invece, può essere attribuito a chi è in corso di infezione da Sars-CoV-2 o in quarantena. La guida raccomanda anche ai medici di spiegare ai pazienti che ottengono la certificazione di esonero alla vaccinazione che questa non consente di ottenere il Green-Pass. L’esonero dà diritto però a un certificato (per ora cartaceo, in seguito digitale) che consente di accedere a tutti i servizi per i quali è richiesto il green gass.

Wednesday, December 8, 2021

Montanari

Prof. Montanari e moglie

Presidente Bayer

Stefan Oelrich della Bayer ha ammesso che i vaccini a mRna sono terapie geniche e cellulari? Nient’affatto, eppure la bufala circola in Rete e approda in tv, visto che Massimo Cacciari nella puntata odierna di Agorà ha citato proprio il membro del Board of Management della multinazionale farmaceutica. L’intervento risale al World Health Summit 2021 e secondo quanto riportato da Il Tempo il dirigente avrebbe ammesso che «i vaccini a mRNA sono terapie cellulari e geniche e il pubblico non avrebbe accettato di assumerli se non fosse stato per la pandemia. La pandemia ha creato il consenso su innovazioni prima improponibili. Stiamo davvero facendo quel salto per guidare l’innovazione, noi come azienda Bayer, nelle terapie cellulari e geniche… In definitiva i vaccini a mRNA sono un esempio di quella terapia cellulare e genica».

Tuesday, December 7, 2021

Italia Nostra ...Il Mercato Ortofrutticolo di Piacenza

Descrizione immagine Ex Mercato ortofrutticolo di Piacenza: vista dell'asse viario posto tra gli edifici destinati a magazzino Descrizione generale del bene Il complesso dell’ex mercato ortofrutticolo di Piacenza, costruito negli anni Trenta del Novecento su disegno dell’ing. Giuseppe Cogni, occupa un’area di circa 12.000 mq che si sviluppa da via Cristoforo Colombo fino ai binari della ferrovia. Al suo interno si riscontra la presenza di sei edifici, utilizzati come magazzini e dotati di un ampio piano interrato, il cui fronte principale, caratterizzato da un portico utilizzato per l’esposizione delle merci, affaccia su un asse collettivo che, negli anni ’90 del Novecento, è stato coperto da una pensilina con struttura metallica e manto di copertura in fibrocemento ondulato. Questo si interrompe di fronte ad un’ulteriore palazzina, anch’essa su due livelli fuori terra, adibita ad autorimessa e a locale frigorifero. Sempre all’interno di questo spazio, sul lato sud est, si trovano locali un tempo utilizzati con funzione di stalla per i cavalli, di abitazione dello stalliere e come servizi igienici dell’intero complesso. L’accesso all’area avviene da via Cristoforo Colombo ed è segnato dalla presenza di una palazzina di stampo razionalista che, richiamando lo stile degli altri fabbricati, conteneva alcuni servizi ad essi afferenti come la Direzione, una Trattoria, BAR , tabaccheria , la Banca, "di Roma fino al 1990 e la Pesa, Pubblica . Ad oggi il complesso è in stato di abbandono e, su progetto del Comune di Piacenza, ente proprietario del bene, questo dovrà essere demolito per lasciare spazio alla costruzione di un parcheggio legato all’adiacente lottizzazione privata destinata, in prevalenza, al terziario e al commerciale. Di contro, la Sezione di Piacenza di Italia Nostra e altre associazioni di settore, insieme ad un comitato cittadino, si sta battendo per la conservazione del bene e la sua trasformazione in Cittadella della Cultura e dello Spettacolo.Motivazione della scelta Negli anni Trenta del Novecento, il complesso Mercato Ortofrutticolo di Piacenza, di proprietà del Comune di Piacenza, dal centro antico si trasferisce in primissima periferia sull’area dell’ex mercato del bestiame fuori Barriera Roma, un’area di circa mq.12.000, che si sviluppa da via Cristoforo Colombo a ovest fino alla ferrovia e il canale Rifiuto a est e il Piano Caricatore a nord. All’interno sono stati progettati sei fabbricati di uguale dimensione con due magazzini ciascuno, uno al piano terreno e uno al primo piano, tutti comunicanti tramite una scala interna, dotati di un vasto locale sotterraneo, oltre ad un portico con pensilina nella parte anteriore, per l’esposizione della merce su di un asse collettivo, orientato est-ovest con ingresso da via Colombo che si interrompe davanti una palazzina di due piani con autorimesse e locali frigoriferi. I fabbricati si distribuiscono sull’asse, quattro a sud e due a nord; questi ultimi due proseguono con una pensilina di circa cinquanta metri a servizio del piano caricatore sul raccordo ferroviario. Due strade di servizio, carico/scarico ai magazzini, completavano la distribuzione del complesso a nord e a sud sul retro delle palazzine. A sud-est lungo il canale, sono costruite la stalla per cavalli con sopra il fienile, a fianco l’abitazione dello stalliere e i servizi igienici del complesso. Su via Cristoforo Colombo un palazzo adibito a Direzione, trattoria, abitazione del custode, banca, e la pesa. All’ingresso del mercato è costruita la palazzina a un piano per gli uffici del mercato. Il progettista del complesso, l’ing. Giuseppe Cogni, tra gli stili e le correnti dell’architettura dell’allora periodo fascista seguì il Razionalismo Italiano, più interessante e in sintonia con le tendenze europee. Tutto l’impianto è improntato su questi caratteri stilistici che si conformano e si adeguano con logica funzionalista alla logica distributiva e organizzativa del mercato. Per tutti questi motivi l’impianto morfologico e la tipologia degli edifici posseggono numerosi elementi qualificativi. Nella seconda metà del Novecento il complesso ha subito poche modifiche: per migliorare il ciclo lavorativo furono costruite tettoie tra una palazzina e l’altra, staticamente isolate dalla struttura delle stesse.
Nel 1991/92 fu costruita una grande copertura a riparare dalle intemperie l’asse centrale con una struttura metallica zincata con manto di copertura in fibrocemento ondulato (no Eternit) firma dell' Architetto Piacentino, Arch Danilo Solari . Ottima è la fruibilità dell’intero sito, grazie alla sua localizzazione a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria e adiacente alla stazione delle autocorriere per la città e la provincia. Stessa accessibilità dai complessi universitari e scolastici cittadini. Con un Accordo di Programma con privati, il Comune di Piacenza proprietario dell’area intende demolire tutto il complesso – con l’eccezione forse di un paio di edifici che risulterebbero comunque totalmente decontestualizzati – per creare un parcheggio a servizio di una adiacente lottizzazione privata a massima caratterizzazione di terziario e commerciale (albergo, uffici, centro commerciale). La Sezione di Italia Nostra di Piacenza, insieme ad altre 10 associazioni culturali e gruppi teatrali hanno da tempo richiesto all’Amministrazione comunale per trasformare il complesso in Cittadella della Cultura e dello Spettacolo, vista la mancanza di spazi per la creazione e produzione culturale sul territorio. Il complesso sarà demolito, e perso per sempre, una volta che la società privata proprietaria dell’adiacente comparto firmerà l’Accordo di Programma con il Comune di Piacenza i primi di marzo 2021, come è previsto, ha tempo 120 giorni per demolire il complesso.
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo) No Tipo interesse Il bene non presenta specifica dichiarazione di interesse (vincolo) ma possiede un interesse storico e culturale secondo quanto disposto dall'art. 10 del D.Lgs 42/2004. Interesse pubblico del bene Il bene rappresenta un interessante esempio di archeologia industriale con un grande valore culturale e urbanistico poiché, per anni, è stato la sede del mercato ortofrutticolo comunale di Piacenza e, quindi, un luogo centrale per la vita sociale ed economica della città. Allo stesso tempo, esso potrebbe rappresentare una grande possibilità per i cittadini poiché offre spazi già esistenti da poter riconvertire per fini sociali e culturali. Autore/i Giuseppe Cogni, Danilo Solari . Periodo di realizzazione XX secolo Funzione in passato Il bene fu costruito per ospitare il Mercato ortofrutticolo della città di Piacenza che, negli anni '30 del Novecento fu spostato dal centro storico alla periferia. Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentale Il bene è un interessante esempio di infrastruttura dei primi anni del Novecento in cui si conservano manufatti di chiaro stampo razionalista. Sito/URL http://vincoliinrete.beniculturali.it Sito/URL https://www.liberta.it/luoghi/piacenza/2021/03/01/ex-mercato-ortofrutticolo-demolito-entro-120-giorni-costi-a-carico-del-privato/ Sito/URL https://www.piacenzasera.it/2021/06/no-alla-demolizione-ex-mercato-ortofrutta-e-consorzio-agrario-la-petizione/385840/ Stato di conservazione Mediocre Motivazioni del degrado Aspetti strutturali (crolli), Superficiali (mancanza di intonaco.), Generali (abbandono), Uomo (finestre rotte) Descrizione dello stato di conservazione Il bene manifesta un mediocre stato di conservazione legato alla situazione di abbandono in cui si trova dal 2014. In tutte le strutture si manifestano piccoli crolli e distacco di intonaco. Proprietà Soggetto pubblico Tipologia soggetto pubblico Comune Funzione attuale del bene Il bene è in stato di abbandono. Eventuali progetti finalizzati al recupero/riutilizzo: Il Comune di Piacenza, attraverso un Accordo di Programma con un privato, ha previsto la demolizione della maggior parte degli edifici interni a questo complesso e la costruzione, al suo posto, di un parcheggio. Questo dovrà servire un'area ad esso adiacente destinata a una lottizzazione privata a carattere quasi interamente terziario e commerciale.
Come sarà l'area . Eventuali proposte di riutilizzo: La sezione di Piacenza di Italia Nostra, insieme ad altre dieci associazioni culturali e gruppi teatrali, stanno chiedendo all'Amministrazione comunale di rinunciare alla costruzione del parcheggio per trasformare il complesso in Cittadella della Cultura e dello Spettacolo, vista la mancanza di spazi per la creazione e produzione culturale sul territorio. E’ raggiungibile da una strada? Sì E’ raggiungibile da un sentiero? No E’ possibile avvicinarsi? No E’ possibile accedere all’interno? No Indicazioni Il bene si colloca alla periferia di Piacenza, lungo la Via Cristoforo Colombo, tra questa e la ferrovia. Attualmente è inaccessibile e l'ingresso è interdetto dalla presenza di un muro di cinta. E' aperto al pubblico? No

Obbligo Vaccinale