Sunday, November 14, 2021

Robert Kennedy

«Il Green pass è il colpo di Stato, è lo strumento che stanno usando per togliervi i diritti. Altro che misura sanitaria, è uno strumento di controllo del vostro conto in banca». Così Robert F. Kennedy Jr., guru No vax e nipote dell’ex presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald, nel corso del comizio contro i vaccini anti Covid organizzata dalla sua associazione, Children’s Health Defense. La manifestazione è iniziata alle 15 all’Arco della Pace. Migliaia le persone arrivate a Milano: tutte assembrate e senza mascherine che scandiscono cori come «Libertà, libertà», «La gente come noi non molla mai» o «Giù le mani dei bambini». In una nota di Children’s Health Defense, l’associazione dice di avere l’obiettivo di «tutelare e proteggere la salute dei bambini e degli adulti, difendere e promuovere il rispetto dei diritti umani, le libertà fondamentali e i principi di democrazia delle pratiche sanitarie, in particolare promuovendo il principio del consenso informato e la libertà di scelta terapeutica, la tutela del diritto alla privacy, la libertà e la trasparenza in ambito scientifico». «In America si sono presi tutti i diritti. Questo è un colpo di Stato globale. Ci hanno preso tutti i diritti e non ce li ridaranno mai più, a meno che non saremo noi a pretenderli indietro», continua Kennedy che poi dice di non essere affatto contro i vaccini: «Io non sono contro i vaccini, sono solo contro i vaccini cattivi». Questi «governi – aggiunge – chiudono i Paesi per un anno e poi, attraverso la paura, riescono a non far esercitare lo spirito critico delle persone». In piazza c’è anche Gian Marco Capitani, leader del movimento “Primum non nocere” che ha insultato la senatrice a vita, Liliana Segre, e Carlo Freccero, ex direttore di Rai 2 che è intervenuto sul palco dell’Arco della Pace. «Kennedy ha fatto un discorso magnifico a Berlino nel 2020 – ha detto Freccero parlando con la stampa – e ha spiegato che le pandemie sono come le guerre, cioè fatte per controllare la gente. Spiega benissimo cosa è il controllo, la manipolazione, la propaganda ed è un giurista, quindi sono qui per questo. C’è chi lo considera un disinformatore? Per me è il contrario. È un vero giurista a livello internazionale».

Thursday, November 11, 2021

Riserva selezionata

Il relatore MININNO (M5S) illustra il disegno di legge in titolo, rilevando che l'istituto della riserva selezionata è figlio della trasformazione professionale dello strumento militare. Con la sospensione della leva obbligatoria, sono infatti state create le forze di completamento delle Forze armate, costituite, in base agli articoli 987 e 988 del Codice dell'ordinamento militare, dal personale militare in congedo, che si renda disponibile al richiamo in servizio per periodi di tempo determinati, in relazione alla necessità di disporre di personale adeguatamente addestrato, da impiegare in attività addestrative, operative e logistiche sia sul territorio nazionale, sia all'estero, allo scopo di garantire la funzionalità e l'operatività dei comandi, degli enti e delle unità. In particolare, gli ufficiali delle forze di completamento sono costituiti dagli ufficiali in ferma prefissata e da quelli di complemento, compresi quelli nominati senza concorso e in via eccezionale ai sensi del Regio Decreto n. 819 del 1932 (meglio noto come "legge Marconi"), recepito dall'articolo 674 del Codice dell'Ordinamento militare. Nell'ambito delle predette forze di completamento, è stata quindi predisposta, per i soli ufficiali, la riserva selezionata, con lo scopo di soddisfare esigenze di professionalità particolarmente elevate e specializzate, non o scarsamente rinvenibili nei quadri del servizio permanente della Forza armata o nel bacino del personale in congedo. L'articolo 7 del decreto legislativo n. 8 del 2014, introducendo l'articolo 988-bis al Codice, ha quindi disciplinato i richiami in servizio dalla riserva di complemento, stabilendo il limite d'età di 56 anni per gli ufficiali superiori e di 52 anni per gli ufficiali inferiori. Tale previsione è stata poi modificata dall'articolo 2, comma 1, lettera t) del decreto legislativo n. 173 del 2019 (recante il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate), portando il limite d'età a 60 anni per tutto il personale a decorrere dal prossimo 20 febbraio. Inoltre, lo stesso provvedimento, con l'articolo 1, comma 1, lettera u), modificando l'articolo 1000 del Codice, ha posticipato, a decorrere dalla stessa data, il passaggio dal complemento alla riserva di complemento a 55 anni per tutto il personale militare, con l'eccezione del personale dell'Aeronautica militare appartenente al ruolo naviganti per il quale è previsto un limite d'età inferiore. Procede quindi alla disamina del testo, composto di 5 articoli. In particolare, con l'articolo 1 si provvede innanzitutto a codificare la riserva selezionata attraverso l'inserimento dell'articolo 987-bis nel Codice. Si prevede poi, con la sostituzione dell'articolo 988-bis, un differente limite d'età per il richiamo in servizio: 63 anni per gli ufficiali superiori e 60 anni per quelli inferiori. Inoltre, il periodo di richiamo non può superare i 270 giorni in un anno. L'articolo 2 concerne invece l'organizzazione di un corso unico con cadenza triennale, per tutte le Forze armate, per la formazione degli ufficiali della riserva selezionata, in luogo dell'attuale formazione svolta autonomamente dalle singole Forze armate. Tale previsione introduce pertanto una procedura meno onerosa e dispersiva rispetto a quella attuale. Si stabilisce, altresì, che il corso abbia una capienza massima di 50 ufficiali per l'Esercito, 20 per la Marina militare, e 10 ciascuno per Senato della Repubblica Pag. 12 DDL S. 939 - Senato della Repubblica 1.3.2.1.1. 4a Commissione permanente (Difesa) - Seduta n. 54 XVIII Legislatura (pom.) del 18/02/2020 l'Aeronautica militare e l'Arma dei carabinieri. L'articolo 3 reca una delega al Governo in materia di avanzamento degli ufficiali della riserva selezionata, da esercitare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, al fine di disporre una progressione di carriera specifica per gli ufficiali della riserva selezionata. Infine, l'articolo 4 quantifica gli oneri e la relativa copertura finanziaria, mentre l'articolo 5 dispone dell'entrata in vigore. Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Frigorifero

Side by Side

Wednesday, November 10, 2021

Cosa è tenuto a fare il condannato con sentenza pronunciata in assenza che intenda eccepire nullità assolute ed insanabili, derivanti dall’omessa citazione in giudizio propria e/o del proprio difensore nel procedimento di cognizione

Altro caso di apertura del giudicato in “bonam partem” è la previsione dell’art. 673 cpp di revoca della sentenza per abolizione del reato. La norma in esame codifica il principio, da sempre avvertito in tutti i settori del diritto, per cui è contrario a ragionevolezza che possa permanere un effetto, ove giuridicamente annullata la sua premessa: abolita la premessa maggiore e cioè l’incriminazione per un fatto non più previsto come reato, è consequenziale rimuovere la sentenza di condanna. Il legislatore del 1930 con l’art. 2 c.2 cp , che prevede che “nessuno può essere punito per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce reato; e, se vi è stata condanna, ne cessano l’esecuzione e gli effetti penali.”, aveva stabilito che l giudicato poteva venire meno solo nell’ipotesi di abolitio criminis. L’art. 30 della l. 87/1953 sul funzionamento della Corte Costituzionale aveva poi stabilito analogo principio nell’ipotesi di declaratoria di incostituzionalità. L’art. 673 cpp prevede ora tutte e due le ipotesi ed attribuisce espressamente al G.E il potere di revoca della sentenza di condanna o del decreto penale “perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato”. Il G.E. procede allo stesso modo quando è stata emessa sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere per estinzione del reato o per mancanza di imputabilità (art. 673 c.2 cpp).

Legge 241/2006

Monday, November 8, 2021

Concorsi

BENEFICI E CONCORSI PUBBLICI Vediamo ora come l’estinzione del reato a seguito di patteggiamento o decreto penale e la riabilitazione penale si rapportano con la possibilità di accedere ai concorsi pubblici, tendenzialmente esclusa qualora il candidato abbia riportato una condanna. Estinzione del reato: l’estinzione del reato, in linea di massima, consente di partecipare ad un concorso pubblico. Vi sono tuttavia alcuni concorsi pubblici che richiedono la totale pulizia del casellario per la ritenuta delicatezza del lavoro che si andrà a svolgere (concorsi per forze Armate o magistratura). In questi casi, la possibilità di accedervi è esclusa pur avendo estinto il reato. Riabilitazione: ai sensi dell’art. 28 del Testo unico sul casellario giudiziale, la PA può chiedere all’ufficio locale del casellario il certificato penale generale, certificato che riporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato soggetto. Nel certificato de quo non sono, in ogni caso, riportate le iscrizioni relative alle condanne per contravvenzioni punibili con la sola ammenda e alle condanne per reati estinti a seguito di sospensione condizionale; ai provvedimenti che dispongono la sospensione del procedimento con messa alla prova, nonché alle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa alla prova; ai provvedimenti giudiziari che hanno dichiarato la non punibilità per particolare tenuità del fatto. Si comprende, dunque, che la P.A. può ottenere il certificato generale di una persona, certificato dal quale comparirà anche la condanna riabilitata, visto che quest’ultima non compare nell’elenco appena illustrato.

Come si formano le nubi

Possono essere cirri, cumulinembi, altostrati e non solo: di fatto quello che (pressoché) quotidianamente possiamo osservare se volgiamo gli occhi al cielo è il fantastico spettacolo delle nuvole che la natura ci offre in tutta la sua varietà. Ma ogni nuvola ci appare diversa dall’altra principalmente per colore e per forma: ecco in cosa si differenziano le varie nubi e cosa c’è all’origine della loro formazione. Le nuvole: il ciclo dell’acqua APPROFONDIMENTO I batteri marini possono influenzare la nascita delle nuvole Di fatto le nuvole sono masse di minuscole gocce di acqua o cristalli di ghiaccio che, sospesi nell'atmosfera, risultano visibili al nostro sguardo. Si formano grazie alla condensazione del vapore acqueo e si dissolvono per evaporazione. In pratica, l'acqua presente sulla Terra evapora a causa del riscaldamento solare e si trasforma in vapore acqueo che risale nell'atmosfera. Una volta risalito si raffredda e si condensa attorno a particelle di impurità trasformandosi in goccioline di acqua (o cristalli di ghiaccio qualora la temperatura sia particolarmente bassa) che, sospese in aria, formano appunto le nuvole. Ogni nuvola è diversa dall’altra Come abbiamo detto, le nuvole sono tutte diverse tra loro: possono portare la pioggia oppure no, e ognuna ha un nome a seconda dell'altitudine cui si trova e di quanto è estesa. È quindi possibile distinguere tre gruppi di nuvole: quelle alte, quelle medie e quelle basse. L’estensione è orizzontale, ma esiste anche una famiglia di nubi a sviluppo verticale, che si sviluppano cioè in altezza. Nuvole a estensione orizzontale, classificate in base all’altitudine APPROFONDIMENTO Cosa sono i temporali? Ecco come si formano Fanno parte della famiglia delle nuvole alte i cirri (striscie sottili terminanti con un ricciolo), i cirrostrati (alte e biancastre che danno un aspetto lattiginoso al cielo) e i cirrocumuli (il cosiddetto cielo a pecorelle): la loro formazione avviene tra i 6.000 e i 12.000 metri di quota, sono formati principalmente da cristalli di ghiaccio e non portano precipitazioni. Tuttavia, quando i cirrostrati si formano dopo i cirri, indicano solitamente l’arrivo della pioggia. Nella famiglia delle nubi medie troviamo gli altostrati (distese nuvolose grigie mediamente dense) e gli altocumuli (strati di nuvole grigiobianche vicine tra loro dall’aspetto ondulato): la loro formazione avviene fra i 2.500 e i 6.000 metri di quota, producono neve o pioggia sottile che però evapora prima di giungere al suolo. Le nubi basse sono infine gli strati e i nembostrati, si trovano al di sotto dei 2.000 metri di quota e a seconda delle temperature portano neve o pioggia. Le nuvole a estensione verticale Fanno parte della famiglia delle nuvole che si sviluppano in altezza i cumuli, gli stratocumuli e i cumulinembi. La loro particolarità è la modalità di formazione, poiché nascono ed evolvono a seconda dei movimenti ascendenti e discendenti dell'aria. I cumuli sono la classica nube isolata dall'aspetto di panna montata: si formano nei giorni caldi e soleggiati e indicano bel tempo quando la sommità e basi sono bianche e appiattite. Al contrario, cumuli scuri con sommità a cupola preannunciano brutto tempo. Gli stratocumuli sono distesi di masse scure di cumuli legati tra loro da nubi sottili tra le quali si intravvede il cielo. Generalmente non portano pioggia. I cumulinembi si espandono verticalmente fino al massimo a 12 mila metri di quota. Sono le montagne del cielo, sembrano delle gigantesche torri che solitamente hanno la classica sommità dalla forma a incudine, mentre la base è molto scura e orizzontale. Quando sono presenti è il momento di forti temporali e a volte anche tornado. Piove, ma non c’entra più il governo (comunque) ladro. Se oggi 06 novembre 2021 diluvia in ogni angolo d’Italia, si racconta in queste ore sui social, è perché ha piovuto . Detto che senti, giustificazione che trovi. “Quattro aprilante, quaranta dì durante” è la filastrocca che masticano un po’ tutti dal centro al sud Italia. La si ritrova in Umbria, ma anche nel napoletano dove diventa: “Quattro aprilante, giorni quaranta”. Insomma se piove il 4 aprile piove per altri 40 giorni. Esiste anche un’ulteriore variante che fa “quattro brillanti, giorni quaranta” e spiega come questo detto antico abbia perfino un’accezione positiva. In quanto l’abbondanza di pioggia, prima che diventassimo tutti amanti del sole, zalonianamente, a catinelle, era segno di florida e rigogliosa stagione primaverile.

Fornitori di energia elettrica

Sunday, November 7, 2021

Emanuele Severino

I DSA

forno microonde

Su 30 persone che avevano mangiato della carne di maiale, contaminata da Salmonella typhimurium e proveniente da un picnic, i 10 che avevano utilizzato un forno a microonde, per riscaldarla, si sono ammalati, mentre nessuno dei 20 che avevano usato un forno convenzionale o una griglia ha mostrato sintomi dell’infezione. Rispetto ai metodi convenzionali di riscaldamento degli alimenti, i forni a microonde non hanno avuto alcun effetto nell’impedire la diffusione della malattia. In particolare, si è notato che un forno a microonde riscalderebbe gli alimenti dalla superficie. Infatti, in questo episodio, la carne contaminata riscaldata al microonde avrebbe raggiunto la temperatura di abbattimento dei patogeni soltanto sulla superficie, mentre la carne riscaldata in un forno convenzionale o su una griglia avrebbe raggiunto la temperatura dappertutto, bloccando la contaminazione. Queste sono le principali conclusioni di un articolo, pubblicato sulla rivista scientifica “The American Journal of Epidemiology”, riguardante uno studio retrospettivo di coorte condotto su un focolaio di Salmonella nella carne di maiale. Lo studio ha ribadito che il forno a microonde non può essere considerato un buon metodo sicuro per la sterilizzazione degli alimenti contaminati. Nel dettaglio, nel 1992, in un picnic tenutosi a Juneau, in Alaska, 21 persone, su 43 che avevano mangiato arrosto di maiale (il 49%), si sono ammalate di gastroenterite causata dal patogeno alimentare Salmonella typhimurium. Un unico caso di malattia si era verificato tra i 17 partecipanti al picnic che non avevano mangiato l’arrosto. Sembra che la crescita del patogeno sulla carne di maiale fosse stata causata dalla conservazione a temperatura ambiente per parecchie ore della stessa carne, dopo la cottura. Le pratiche errate durante le operazioni di riscaldamento della carne hanno fatto il resto. ** Questo episodio dimostra, ancora una volta, l’importanza della cottura per risanare gli alimenti dai patogeni potenzialmente presenti. Infatti, in generale è necessario che l’alimento potenzialmente contaminato venga riscaldato, in tutte le sue parti (anche all’interno), ad una temperatura superiore ai 70°C. Bisognerebbe, dunque, utilizzare un termometro da alimenti (almeno negli esercizi commerciali, ma anche a casa, se possibile) per controllare lo stato di cottura, o di riscaldamento, dei cibi. Bisogna, inoltre, fare molta attenzione all’utilizzo del forno a microonde che, purtroppo, non sempre può garantire una cottura, e quindi un risanamento, uniforme.

Conto corrente