Friday, November 30, 2018

Morto  Tomas  Maldonado

Nato a Buenos Aires nel 1922, Maldonado è stato compagno della compianta Inge Feltrinelli. Figura poliedrica e trasversale, ha collaborato con Olivetti e lasciato tante importanti testimonianze sul mondo dell’arte, del design e dell’architettura.

Tomàs Maldonado a Milano nel 2014, author HartemLijn fonte Wikipedia
Tomàs Maldonado a Milano nel 2014, author HartemLijn fonte Wikipedia
In una giornata già resa triste dalla scomparsa del regista italiano Bernardo Bertolucci, ecco giungere un’altra drammatica notizia. È morto a Milano a 96 anni, lontano da Buenos Aires, la città che gli aveva dato i natali nel 1922, Tomás Maldonado. Pittore, designer, filosofo, fin dagli anni della formazione è stato una delle figure più attive dell’avanguardia argentina. Indissolubilmente legato all’Italia anche grazie all’unione con Inge Feltrinelli, regina dell’editoria scomparsa nella stessa città solo due mesi fa, con la quale era stato insieme per quasi quarant’anni. Nel 1935 fonda l’associazione Arte Concreta-Invenzione con un gruppo di intellettuali coetanei. Il cosiddetto gruppo invenzionista, autore dell’omonimo Manifesto, racchiuso nel testo a firma di Maldonado Avanguardia e razionalità: articoli, saggi, pamphlets 1946-1974 (edito in Italia da Einaudi), ha una durata breve e dopo un breve viaggio di Maldonado in Europa, si dissolve.

LA COLLABORAZIONE CON OLIVETTI

L’artista si mantiene un vivo esponente del movimento concreto e fonda nel 1945 Arte Concreto Invencìon, che promuoveva l’idea di un’arte non di rappresentazione bensì di invenzione. L’insegnamento ha costituito una parte rilevante della sua vita e carriera. È stato docente della Hochschule fur Gestaltung a Ulm (della quale è stato anche presidente e rettore), ha insegnato a Princeton negli Stati Uniti, all’Università di Bologna, ed è stato anche professore emerito al Politecnico di Milano. Importantissimo anche il suo ruolo nel design italiano. Negli anni tra il ‘64 e il ’67 realizza presso la scuola di Ulm e insieme a Gui Bonsiepe, un innovativo sistema di simboli pensato per i Computer Olivetti. Sempre per Olivetti collabora con il designer Ettore Sottsass, mentre per Rinascente e Upim sviluppa la corporate image. Testimonianze di queste splendide realizzazioni sono state in mostra alla Triennale di Milano nel 2009.

I TESTI

Tante le testimonianze teoriche lasciate da Maldonado, molte delle quali pubblicate da Feltrinelli. Tra queste Cultura, democrazia, ambiente (1990), Reale e virtuale (1992; UE, 2005), Che cos’è un intellettuale? (1995), nella quale riaffermava il ruolo di questi nella società contemporanea, Critica della ragione informatica (1997), Memoria e conoscenza. Sulle sorti del sapere nella prospettiva digitale (2005). Ma anche l’intervista con Hans Ulrich Obrist, Arte e artefatti. Testimonianze di un percorso (2010) nella quale analizza retrospettivamente il proprio lavoro e la propria carriera, ma anche, con uno sguardo più ampio il sistema dell’arte, dell’architettura e del disegno industriale. “La ricerca della trasversalità”, dice in queste pagine parlando di sé, “è stata sicuramente una costante in tutto il mio ormai lungo percorso intellettuale. Ogni volta che sono stato impegnato (praticamente o teoricamente) in un determinato campo di attività, mi sono sempre chiesto quali siano (o potrebbero essere) le possibili convergenze di questo campo con altri vicini o lontani. Il che mi ha portato spesso, nella mia riflessione, ad andare oltre l’attività che stavo svolgendo. Benché la mia formazione sia stata prevalentemente artistica, devo dire che fin dagli inizi i miei interessi sono andati ben oltre il campo specifico dell’arte. Quanto più forte era il mio impegno nella pratica artistica, tanto più si allargavano i miei interessi verso temi che avevano implicazioni filosofiche, scientifiche e sociologiche. E anche, e non per ultimo, politiche. Infatti, già da molto giovane, la mia preoccupazione (io direi quasi la mia ossessione) era quella di poter contribuire a una visione totale della cultura”.

Thursday, November 22, 2018

J&TCompany  


Corporate University è l’istituto educativo di J&TCompany
riconosciuto  dal  MIUR  , realizzato per custodire e tramandare i valori che hanno reso grande l’azienda. Un’impresa nell’impresa per formare professionisti d’eccellenza nella relazione con il Cliente, nella pianificazione patrimoniale e successoria delle famiglie, nella consulenza finanziaria e nella gestione del risparmio. Con oltre 100 docenti tra manager, consulenti d’azienda e docenti universitari, Corporate University è un punto di riferimento importante per:
tutti i dipendenti nella continua crescita professionale e personale;
i risparmiatori e gli investitori, per accrescere la loro educazione economico-finanziaria;
Mondo universitario e accademico, quale interlocutore ideale con cui confrontarsi sui temi della negoziazione tra le parti, della vendita e della gestione della Relazione con il Cliente;
Partner con cui collabora e tutti coloro che sono vicini alla Community .

Thursday, November 8, 2018


Marco dezzi Bardeschi

E' morto a 84 anni il professor Marco Dezzi  Bardeschi, uno dei più importanti esperti del restauro architettonico. Nato a Firenze, laureatosi in ingegneria con Giovanni Michelucci e poi in architettura con Piero Sanpaolesi, Dezzi  Bardeschi ha lasciato il segno come docente universitario e cultore delle aree disciplinari della progettazione architettonica e della conservazione. La sua esperienza ultraquarantennale ha avuto grandi riconoscimenti nel settore della conservazione e dell'intervento di recupero del patrimonio costruito, prima a Firenze e poi a Milano. Dezzi Bardeschi era anche direttore della rivista 'Anankè.

"Con Marco Dezzi Bardeschi se ne va un cultore delle arti e del restauro, inteso come scienza della conservazione secondo lo slogan di non sottrarre materia alla fabbrica, ma piuttosto di aggiungerne, con discrezione, per un dialogo a tutto campo tra le cose", lo ha ricordato, esprimendo il suo cordoglio, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani.  Giani ha espresso vicinanza alla famiglia e di tutta l'Assemblea regionale.

Chissà  se  è  riuscito  a  farsi  onorare  di  parcella  dal  Comune  di  Piacenza  per il
Restauro  di  Palazzo  Gotico .
Il  Presidente  di  J&TCompany  esprime   alla  famiglia  le  proprie  condoglianze per  la  
scomparsa  dell'ingegnere -  architetto .Lettera di Alberto Grimoldi