Thursday, February 21, 2019

L'Architetto  della   Formula  Uno .





Hermann Tilke  


non ci sta. Incolpato di creare
circuiti sempre uguali e soprattutto
poco spettacolari in fatto di sorpassi,
l’architetto più amato dal
Supremo Ecclestone si difende 
puntando il dito  contro la FIA.











“Noi facciamo la nostra parte, ma  dovrebbero
essere i regolamentifacilitare questo genere
di manovre  ha dichiarato a Sport Business
Daily Per quanto mi riguarda l’unica via dal
punto di  vista del layout è l’inserimento 
di rettilinei seguiti da curve secche
perché allungano la zona di frenata. 
Purtroppo le monoposto di oggi non 
possono avvicinarsi troppo l’una
all’altra per cui i duelli diventano improbabili”.
“Per ovviare al problema abbiamo anche
cercato di creare difficoltà extra ai piloti per
indurli in errore, però essendo i migliori al
mondo  hanno costantemente dimostrato
di essere in grado di uscirne senza
problemi  ha spiegato Ciò detto ritengo
inopportune certe critiche. 

Tutti definiscono il Bahrain un tracciato noioso
 mentre nel 2014 ha regalato una delle gare più
entusiasmanti della storia”. 
Quindi sulla tedenza del Circus a andare sempre
più fuori dall’Europa il tedesco ha concluso:
 “Trattandosi di un mondiale è giusto che guardi
ovunque, tuttavia non deve dimenticare le sue
origini.
Da fan dello sport mi dispicerebbe non vedere
più Spa, Monza, Hockenheim, il Nürburgring
o Silverstone.

Wednesday, February 20, 2019

È morto  in Ospedale il prof. Norberto Ramella, per tanti anni stimato insegnante e preside nelle scuole superiori di Piacenza, nonché uno dei pionieri in diocesi dell’esperienza dello scoutismo.
Nato il 25 novembre 1925 a Susa, si è trasferito a Piacenza da ragazzino, quando il padre, insegnante di francese, venne destinato nella nostra città.
Laureato in filosofia a Milano, come tutta la sua generazione si era impegnato giovanissimo nell’agone politico, per dare un contributo alla rinascita della democrazia dopo gli anni del Fascismo e della guerra.
Alla passione politica si intrecciò, dal ‘46 al ‘49, l’esperienza di redattore del nostro settimanale, in aiuto all’anziano direttore don Amedeo Ghizzoni, poi di don Ersilio Tonini, con il quale condivise l’appassionante campagna elettorale del ’48.

La scuola è stata però la sua vera vocazione: prestò servizio dal ‘50 al ‘91, dall’insegnamento di filosofia al Liceo Scientifico Respighi , a italiano e storia agli Istituti Tecnici , ITIS G.Marconi  Piacenza per finire preside passando dal “Tramello” allo Scientifico e infine all’Istituto “Colombini”.
Dopo la pensione continuò ad insegnare alcuni anni al liceo paritario “San Vincenzo”.
Conquistato dalla pedagogia di Baden Powell, si impegnò nell’Agesci, accanto all’amico Gigi Menozzi, contribuendo alla nascita della base di Spettine, tuttora sede di importanti attività di formazione.
Domani sera verrà recitato il rosario alle ore 20.30 nella chiesa del Preziosissimo Sangue in via Zanella a Piacenza. I funerali si terranno, sempre al Preziosissimo, giovedì 17 gennaio alle ore 11.30.
Il prof. Ramella sarà tumulato a Châtillon, la terra dei suoi antenati.
«La Confederex partecipa al cordoglio cittadino e, in particolare, del mondo della Scuola, dell’Educazione e dell’Associazionismo cattolico, per la morte del Preside prof. Norberto Ramella - scrive il prof. Maurizio Dossena, segretario diocesano e referente per l'Emilia-Romagna di Confederex -, di cui oggi abbiamo avuto tristissima notizia. Grave perdita per Piacenza, che l’ha visto educatore, uomo di Scuola di pregiato taglio nei momenti di più florido sviluppo dell’istituzione scolastica e anche amministratore municipale.
Lo ricordiamo in specifico come colto, sensibile e appassionato studioso di temi pedagogici e testimone autorevole dei valori dell’educazione e dell’istruzione. Cattolico di pregio, tutta la sua vita e attività professionale ne sono stati intensamente caratterizzati. Dopo l’insegnamento all’ITIS di Piacenza (nei momenti vivaci della contestazione sessantottina), fu preside del “Respighi” e del “Colombini”: qui fui, per sette anni, suo vicepreside e da lui imparai moltissimo, innanzittutto nell’inquadramento generale della gestione del rapporto educativo, inoltre in quella professione che di lì a un po’ sarebbe diventata la mia.
Un intenso capitolo a sè, la sua attività di forte impegno apicale negli Scouts.
Dopo il pensionamento fu docente al Liceo l.r. “San Vincenzo” (qui io l’ho potuto felicemente ritrovare come professore di filosofia e storia di mia figlia).
Anche la “Storica Associazione Ex Allievi del Collegio San Vincenzo dei Fratelli delle Scuole Cristiane 1843”, di cui il suddetto Liceo portava il nome, si associa al lutto per la perdita di questo illustre portatore del seme del Vangelo, piemontese/valdostano d’origine, ma fortemente piacentinizzato».