Thursday, March 9, 2023

Renzo Piano a Montecarlo

L’ultimo progetto di Renzo Piano è a Monaco, per salvaguardarne la bellezza naturale e renderla accessibile a tutti. Il Principato di Monaco, e la Costa Azzurra tutta, non hanno bisogno di pubblicizzare la loro bellezza, basta una bella foto, che funziona più di tante parole: uno spettacolo sensoriale di un mare blu intenso che si infrange su rocce ocra, mentre le palme ondeggiano vicino ai superyacht ormeggiati. Oppure pensiamo al leggendario e prestigioso Casinò di Monte Carlo, che ha sempre attratto celebrità e personalità di spicco. Nell'arco di pochi decenni, questi elementi ricchi di fascino hanno trasformato radicalmente Monaco nel simbolo della ricchezza. Lo sfarzo e il glamour, però, hanno avuto un costo. Il terreno è diventato sempre più scarso in questo piccolo Principato sul mare, grande quasi la metà del Central Park di New York. Per ogni monarca salito al trono, è stato un problema, ma anche un’opportunità: la soluzione è stata la creazione di nuovi terreni. Anche se il Principe Alberto I (1848-1922) aveva dato il via alla prima espansione territoriale nel 1907, la più recente si sta svolgendo proprio ora, sotto l'occhio vigile del Principe Alberto II, che si prevede sarà completata entro il 2024. view of a building by the water Le Renzo, costruito sull’ottava espansione di terreno della storia di Monaco, è il primo edificio di Mareterra ad essere progettato, tenendo conto dell’accessibilità del pubblico. A Mareterra ci sarà una nuova piazza commerciale progettata da Renzo Piano, che ospiterà ristoranti e negozi per servire i turisti e gli abitanti del luogo. VIDEO Mareterra, nome scelto dal Principe Alberto, formato da due parole in italiano, è un progetto all'avanguardia di bonifica che trasformerà un pezzo di mare in terra, e comprenderà 120 proprietà residenziali (quattro villette a schiera, 10 ville e 106 residenze principali), una passeggiata pubblica sul mare, negozi, ristoranti e una piazza pubblica che ospiterà un'opera d’arte restaurata di Alexander Calder. Un nuovo terreno che non poteva nascere in un momento più opportuno, se si considera che, secondo la Monte-Carlo Sotheby's International Realty, nelle zone più esclusive di Monaco, con 10.000 dollari si può acquistare meno di un metro quadrato di proprietà. Se qualcuno pensa che questo abbia scoraggiato gli acquirenti, si sbaglia di grosso. Camminando per le strade di Monaco, se si alza lo sguardo si può osservare una vera coreografia di gru al lavoro nei cantieri edili. Ma tra tutti i nuovi edifici che stanno sorgendo a Monaco, è sicuramente Mareterra a catturare l’attenzione di tutti. Gli interni di Le Renzo, dove da un ampio living tutta la famiglia può godere della vista sul mare. L’interesse maggiore lo suscita la struttura più grande del terreno di nuova concezione. Le Renzo, così è stato chiamato l’edificio, fa esattamente quello che solo la grande architettura sa fare: attirare la curiosità del pubblico. A forma di grande nave, l’edificio di quasi 35.000 metri quadrati metri quadrati comprende 50 unità residenziali e sembra galleggiare sull'acqua. E forse non c’è architetto più adatto al mondo per un progetto del genere di Renzo Piano, vincitore del Premio Pritzker che, più di chiunque altro nel suo campo, ha progettato una serie di strutture nautiche iconiche. “Un’architettura duratura racconta sempre una storia coinvolgente”, spiega l'ottantaquattrenne Piano, fondatore del Renzo Piano Building Workshop. “Una casa, per esempio, non è solo un tetto o un riparo. È piuttosto un dialogo tra coloro che vi abitano oggi e i momenti che hanno plasmato il territorio prima del loro arrivo. Si tratta di rivelare la verità del momento”. Questo sentimento è certamente vero per Monaco, un luogo che a metà del XIX secolo era un sonnolento villaggio di pescatori e che oggi è la residenza di persone estremamente ricche. Renzo Piano e il suo team hanno lavorato per garantire un sano mix di vita indoor/outdoor nella disposizione di ogni unità residenziale di Le Renzo. All'interno di Le Renzo, le unità variano per dimensioni, e la più piccola misura 400 metri quadrati. Qui, una camera da letto principale con balcone privato che si affaccia sul mare. Ogni unità dell'edificio ha affacci sul mare in tutto l'appartamento. private terrace near water Una terrazza residenziale privata con vista sul mare a Le Renzo. people walking in gardens I giardini di Les Jardins D’Eau, una serie di residenze dotate di ampi balconi e completate da servizi come spa, centri fitness, cantine vino, sale riunioni, parrucchieri, sale massaggi e piscine. Il rapido sviluppo della ricchezza e del prestigio del Principato di Monaco si scontra con i nuovi gusti e le nuove esigenze dei suoi cittadini. Ma la disposizione e il design degli appartamenti non si sono sempre evoluti in modo che fossero al passo con i tempi. Basta una rapida ricerca su Google per osservare la monotonia delle unità residenziali in vendita in grattacieli ormai vecchi di decenni con planimetrie ridotte. C’è stata una crescente richiesta di planimetrie aperte, spazi outdoor e maggiori servizi”, afferma Guy-Thomas Levy-Soussan, amministratore delegato di SAM L’Anse du Portier, la società responsabile dello sviluppo e del finanziamento di Mareterra (Levy-Soussan lavora direttamente con Patrice Pastor, il fondatore del progetto e uno dei soli nove azionisti privati). Il Principe, insieme ai fondatori di Mareterra, ha visto in questo progetto un’opportunità per diversificare l’offerta residenziale attirando nuovi acquirenti”, continua Levy-Soussan, “ma non solo: questo progetto migliorerà in modo significativo lo spazio pubblico di Monaco”. aerial view of a pool La piscina di 65 metri per 54, a uso esclusivo dei proprietari di Le Renzo, sarà dotata di acqua di mare filtrata e rifornita ogni giorno. people walking on a trail around trees Lo spazio pubblico verde offre a cittadini e turisti la possibilità di nuove opportunità ricreative e culturali. L’architettura è sempre una risposta ai limiti dell'ambiente che deve servire. E il limite più grande, la sfida più importante per Monaco è l'accesso pubblico al lungomare. Mareterra avrebbe potuto facilmente essere un progetto concepito per soddisfare solo i capricci di pochi eletti. Ma il Principe aveva altri piani in mente: “Le finalità delle diverse estensioni del litorale monegasco sono cambiati nel tempo”, spiega il Principe Alberto II. “Ho personalmente fatto in modo che Mareterra rispondesse alle esigenze immobiliari di Monaco, rispettando al contempo l'ambiente in cui è costruita. Lo sviluppo è stato realizzato in modo sostenibile, nel rispetto del paesaggio e della qualità della vita, un'estensione naturale del nostro territorio”. Cedendo al pubblico oltre 8.300 metri quadrati di terreno prestigioso sul lungomare (compresi quasi 610 metri di piste ciclabili), Mareterra incarna la regola cardinale dell'architettura: migliorare la vita non solo di chi vive in un luogo, ma anche di chi ci sta intorno. Il Principe Alberto II (al centro) visita i cantieri di Mareterra, un nuovo progetto che dovrebbe essere completato nel 2024. man standing for photo Renzo Piano, vincitore del Premio Pritzker 1998. James Leynse/Getty Images Più di qualunque discorso o dichiarazione che la monarchia monegasca possa fare, la sua decisione (insieme ai fondatori di Mareterra) di salvare la parte migliore del nuovo terreno per il pubblico la dice lunga sulla sua visione del futuro Monaco. In questo caso, come sempre, l'architettura è un simbolo forte dei valori sociali. J@TCompany

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