Tuesday, July 18, 2023
Canna Fumaria
La presunzione di pericolosità e il rispetto delle distanze dal confine non può ammettere prova contraria se il regolamento comunale fissa dei limiti; altrimenti è il giudice a decidere caso per caso.
Anche le canne fumarie e i camini devono rispettare una distanza minima dalla proprietà del vicino di casa e ciò perché si presumono pericolose per natura. La legge non dice quale sia questa distanza, rinviando al regolamento edilizio comunale. In mancanza di tale regolamentazione locale, bisognerà valutare, caso per caso, quale sia la distanza necessaria a non recare pericolo e alla sicurezza del fondo del vicino: una valutazione che può portare ad avere distanze più ampie in alcune situazioni ed in altre meno estese. A decidere e a determinare, in assenza dei regolamenti comunali, quale sia la distanza dal confine delle canne fumarie e dei camini sarà il giudice, sulla base dello stato dei luoghi. Di recente, la Cassazione [1] è intervenuta sull’argomento stabilendo che la distanza giusta dovesse essere un metro e mezzo.
La norma di riferimento base per stabilire a quale distanza vanno posizionate canne fumarie e camini è contenuta nel codice civile [2]. Esso stabilisce che:
«Chi presso il confine, anche se su questo si trova un muro divisorio, vuole fabbricare forni, camini, magazzini di sale, stalle e simili, o vuol collocare materie umide o esplodenti o in altro modo nocive, ovvero impiantare macchinari, per i quali può sorgere pericolo di danni, deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, quelle necessarie a preservare i fondi vicini da ogni danno alla solidità, salubrità e sicurezza».
Detto ciò, come deve comportarsi concretamente il giudice nel caso di controversia sul rispetto delle distanze di una canna fumaria o di un camino dal confine della proprietà del vicino o da una finestra situata sopra o sotto nello stesso edificio? Le possibilità sono due:
se esistono delle distanze specifiche inserite nei regolamenti comunali, il giudice è tenuto a farle rispettare sempre, a prescindere dalla valutazione sulla pericolosità o meno della canna fumaria o del camino. La presenza di una regolamentazione da parte del Comune toglie al tribunale ogni potere in merito. Infatti, per legge, ai comignoli e alla canna fumaria è collegata a una presunzione di assoluta nocività e pericolosità che prescinde da ogni accertamento concreto nel caso in cui vi sia un regolamento comunale che stabilisca la distanza medesima. In altre parole non è ammessa la prova contraria sulla non pericolosità della costruzione;
viceversa se il Comune nulla ha determinato in merito, il tribunale deve decidere la distanza minima caso per caso, valutando la possibile pericolosità concreta della canna fumaria o del camino. Sarà dunque il magistrato – e non la legge o il regolamento comunale – a determinare la distanza minima in base al caso concreto, in modo da preservare i fondi vicini da ogni danno alla solidità, salubrità e sicurezza. Il tribunale dovrà tenere conto anche di un’altra previsione del codice civile [3]: il proprietario di un terreno non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.
L’ultima norma di riferimento è contenuta nel codice penale [4] e stabilisce che chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a euro 206.
Ricapitolando, se il regolamento comunale indica le distanze minime di comignoli e canna fumaria, queste costruzioni si presumono sempre pericolose e nocive; pertanto, non essendo ammessa alcuna prova contraria, dovranno sempre rispettare dette distanze dal confine. Viceversa, in assenza di una disposizione regolamentare si ha una presunzione relativa, che può essere superata ove la parte interessata al mantenimento del manufatto dimostri che, mediante opportuni accorgimenti, può ovviarsi al pericolo od al danno del fondo vicino.
Monday, July 17, 2023
Priapismo
Detta anche il lusso dell’angelo o erezione terminale, è una erezione post mortem, tecnicamente definita: priapismo, ciò che si osserva nei cadaveri di uomini che hanno ricevuto l’esecuzione capitale per impiccagione, o in genere nelle morti violente per soffocamento o altre lesioni. Questo fenomeno dell’erezione post mortem è attribuito alla pressione del cervelletto creato dal cappio.
IL cervelletto è una struttura localizzata nella parte posteriore del cervello ed è da sempre associato alle funzioni deputate alla ricezione di informazioni degli organi di senso da parte del midollo spinale e da altre aree cerebrali per poi coordinare i movimenti volontari come postura, equilibrio e parola.
Le lesioni al cervelletto o al midollo spinale sono spesso associate con il priapismo nei pazienti vivi.
IL priapismo è una condizione in cui il pene rimane in posizione eretta per ore anche in assenza di stimolazione.
Un priapismo post mortem è un indicatore altamente attendibile che la morte è avvenuta in modo veloce e violento
Nei casi di morte, sopraggiunta per impiccagione, che sia una esecuzione o un suicido, o uno sparo mortale alla testa, un danno ai vasi sanguigni o avvelenamento, è stata osservato questo fenomeno in riferimento ai genitali del corpo sia degli uomini che delle donne. Nelle donne, le labbra e il clitoride rimangono irrorati di sangue e ci potrebbe essere una perdita di sangue dalla vagina, mentre negli uomini, si assiste ad uno stato più o meno completo dell’erezione del pene, talvolta con perdite di urina, muco o liquido prostatico presente
Ai tempi delle impiccagioni nella pubblica piazza, è stato notato che un impiccato su tre moriva con un’erezione.
A volte il condannato moriva eiaculando e/o urinando, per questo motivo nel 1600 l’asfissia finì per essere pericolosamente prescritta agli uomini per curare l’impotenza ed è a questo che alcune pratiche di sesso estremo prevedono comportamenti sessuali atipici e pericolosi come l asfissia erotica o anche autoerotica che consiste nella privazione di ossigeno al cervello per aumentare il piacere sessuale.
Sono moltissimi i casi riportati dalla letteratura antica che testimoniano di morti in cui l’erezione post-mortem è avvenuta.
Thursday, July 13, 2023
Docenti minacciati
Minacce alla prof che sgrida l'alunna per il cellulare in classe: genitori denunciati
Il caso avvenuto in un istituto comprensivo della provincia e riportato dal sindacato insegnanti Gilda di Piacenza. Già a processo anche una madre che ha insultato un insegnante
Minacce alla prof che sgrida l'alunna per il cellulare in classe: genitori denunciati
«Una docente di un istituto comprensivo con sede in provincia di Piacenza ha denunciato i genitori di una studentessa che durante l’orario di lezione si sono introdotti senza autorizzazione nell’edificio scolastico avvicinando la professoressa in corridoio e proferendo minacce di vario tipo dopo che l’insegnante aveva “osato” redarguire la figlia che usava il telefono cellulare durante una lezione». Lo riporta in una nota il sindacato insegnanti Gilda di Piacenza.
«Abbiamo preferito darne notizia ad anno scolastico concluso - spiega il sindacato - per non turbare ulteriormente la serenità degli istituti interessati e non creare situazioni di polemica che potessero disturbare il delicato lavoro degli inquirenti».
«La professoressa - scrive il sindacato - che nei giorni successivi ha persino temuto per la sua incolumità, anche con il supporto della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza ha sporto regolare denuncia all’autorità giudiziaria e, sempre assistita dall’associazione sindacale, ha chiesto alle autorità scolastiche di ottenere l’azione difensiva da parte dell’Avvocatura dello Stato, così come indicato recentemente dal ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara, e come del resto è previsto da una norma sin dal lontano 1933».
Il sindacato riporta poi un altro caso che vede ancora coinvolto un docente piacentino di un istituto di secondo grado: «Con la sua denuncia - scrive il sindacato Gilda - ha ottenuto il rinvio a giudizio di una donna, madre di una studentessa, che lo aveva pesantemente offeso relativamente alla sua professione. In questo caso il processo a carico dell’indagata è già iniziato davanti al giudice monocratico del Tribunale di Piacenza. Il professore si è anche costituito parte civile».
«I docenti nell’esercizio delle loro funzioni sono pubblici ufficiali ed hanno poteri “autoritativi”, aspetti giuridici che talvolta sfuggono - commenta il coordinatore sindacale di Piacenza e Parma, Salvatore Pizzo - per questo stiamo monitorando le varie realtà scolastiche del territorio per contrastare i fenomeni di delegittimazione e vilipendio dell’autorità del corpo docente, che spesso sono anche dovuti ad un becero aziendalismo che porta a considerare gli studenti e i loro genitori come clienti, e ad un esasperato permissivismo che calpesta il galateo. Non si esclude per il futuro, in casi simili, di chiamare in correità quanti a vario titolo dovessero agire giustificando l’indisciplina, il poco impegno per lo studio e i fenomeni delinquenziali che si consumano ai danni del corpo docente»
Fuoco di "Satana"
Si può andare al mare a prendere il sole con il Fuoco di Sant’Antonio ?
Hai il fuoco di sant’Antonio e ti stai chiedendo se puoi andare al mare a prendere il sole?
Bene, sei nell’articolo giusto !
L’herpes zoster – detto anche Fuoco di Sant’Antonio – è una patologia virale della pelle causato dallo stesso virus responsabile della varicella.
È dimostrato che questa lesione della pelle colpisce maggiormente i soggetti "anziani" e le persone con un sistema immunitario debole.
Quindi non esiste nessun motivo per cui non dovresti andare al mare, in quanto l’aria di mare è ricca di sali minerali in grado di migliorare la risposta immunitaria e la salute generale del corpo.
Inoltre, la luce solare è di vitale importanza per aumentare i livelli di serotonina e dopamina del corpo, neurotrasmettitori che aumentano l’umore e l’energia del corpo.
Allo stesso modo, assorbire i raggi solari aumenta la produzione naturale della vitamina d, una vitamina indispensabile per la salute delle ossa.
Se decidi di andare al mare, è necessario tenere in considerazione alcuni fattori, al fine di non irritare le vescicole.
Posso prendere il sole con il Fuoco di Sant'Antonio?
L’herpes zoster è una patologia della pelle caratterizzata da eruzioni cutanee , tuttavia in casi rari questa malattia può esordire senza nessun sfogo infiammatorio sulla pelle.
Nel caso delle persone con il Fuoco di Sant’Antonio privi di eruzione cutanee non c’è nemmeno bisogno di coprire le vescicole contenenti il siero, poichè il rischio di contagio – seppur improbabile – può esserci solo entrando in contatto con questo liquido.
Se la patologia è al secondo stadio e quindi sono presenti le lesione cutanee , è consigliabile tenere l’area della pelle infiammata coperta tramite l’utilizzo di una garza o di una stoffa per eliminare anche la più minima possibilità di contagio.
In presenza di malattie infiammatorie – come il Fuoco di Sant’Antonio – è consigliabile andare al mare durante le ore più fredde, in quanto l’eccesso di calore può irritare ulteriormente la pelle .
Se non puoi optare per le ore meno calde, cerca di soggiornare sotto l’ombrellone o nella penombra durante le ore in cui i raggi solari sono più forti.
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Si può fare il bagno al mare e in piscina ?
Certo che puoi fare il bagno al mare, ma ricorda che durante il bagno qualsiasi sostanza può entrare nella vescicola e irritare l’eruzione cutanea.
Il nostro consiglio è di fare il bagno solamente "nell’ultima fase della patologia" , in quanto la presenza di vescicole seccate elimina qualsiasi rischio di infezione.
Se vuoi fare ugualmente il bagno, ricordati di disinfettare immediatamente la lesione cutanea con una crema specifica.
Io ti consiglio di aspettare prima di andare in piscina , infatti , oltre al rischio di irritare la parte infiammata, devi minimizzare qualsiasi sforzo fisico in quanto il sistema immunitario ha bisogno di energia per poter guarire.
fuoco di sant'antonio si può andare al mare a prendere il sole
Ulteriori considerazioni
Analogamente alla doccia, se decidi di andare al mare con il Fuoco di Sant’Antonio non scambiare l’asciugamano con le altre persone, e una volta guarito lavalo accuratamente.
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Il sole è veramente un toccasana per la salute dell’organismo, infatti migliora l’umore, esercitando un impatto positivo sul sistema immunitario .
Un sistema immunitario forte ed energico è essenziale per combattere questa patologia, in quanto è una malattia che trae origine da cause psicosomatiche e fattori stressogeni.
Come posso ridurre il dolore e guarire dal Fuoco di Sant'Antonio ?
Se durante la tua vacanza al mare dovessi percepire un forte dolore, utilizza sempre rimedi che possano lenire e raffreddare lo sfogo cutaneo, come:
TERAPIA DEL FREDDO: Il ghiaccio è davvero un toccasana per diminuire il dolore e l’infiammazione delle patologie cutanee di natura infiammatoria. Nota bene : Non mettere il ghiaccio a diretto contatto con la cute, ma utilizza sempre un asciugamano o un pezzo di stoffa per fare da divisorio. Per rinfrescare la zona velocemente potresti optare per utilizzare delle borse in gel del ghiaccio subito pronte all’uso.
UTILIZZA L’ALOE VERA: questa pianta è un rinforzante naturale del sistema immunitario, che alcalinizza e riduce l’infiammazione del corpo. Nell’organismo funge da vero e proprio antibiotico naturale.
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CONSUMA UN MULTIVITAMINICO: In presenza di Fuoco di Sant’Antonio l’organismo ha bisogno di aumentare le proprie barriere immunitarie. Purtroppo, nella maggioranza dei casi Il Fuoco di Sant’antonio colpisce persone caratterizzate da una debolezza del sistema immunitario. In questo caso è altamente consigliabile utilizzare un buon multivitaminico in grado di aumentare l’energia e le difese immunitarie.
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Considerazioni finali
Si, è possibile andare al mare a prendere il sole con il Fuoco di sant’Antonio, tuttavia occorre prendere delle contromisure per non irritare eccessivamente la zona dolorante ed infiammata.
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Il fuoco di Sant’Antonio è contagioso? E per i bambini ?|Si può uscire di casa ?
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Tuesday, July 11, 2023
I FURBETTI DELLE DICHIARAZIONI DI CONFORMITA'
Si informa che a seguito del comportamento scorretto messo in atto da taluni soggetti che attraverso portali internet offrono la vendita online di Dichiarazioni di Conformità e Dichiarazione di Rispondenza degli impianti (elettrici, idraulici, termoidraulici e a gas), Confartigianato Impianti ha ritenuto opportuno segnalare alle Autorità competenti (Ministeri e INAIL) tali condotte contrarie alle regole che ledono l’immagine del tecnico abilitato e contrastano con i principi previsti dalla legge n. 46/90 prima e confermati dal D.M. 37/08.
La “Certificazione di Conformità” o “Dichiarazione di Rispondenza Impianti” è infatti una fase estremamente delicata che si pone al termine del processo di realizzazione dell’impianto (o di verifica visiva e strumentale dell’impianto nel caso della Dichiarazione di Rispondenza) e non è una pura formalità come invece sembrerebbe apparire da questi siti dove pare che tali attestazioni si possano ottenere online senza nemmeno la presa visione dell’impianto da parte del tecnico abilitato.
E’stato pertanto chiesto di procedere con tutti gli strumenti a disposizione, tra questi la immediata chiusura dei siti internet in via cautelare, per tutelare le imprese operanti nel settore e, elemento ancora più importante,i cittadini che potrebbero essere indotti a fare scelte non consone alle regole, ignorando che la mancata conformità alla normativa è il principale fattore di rischio negli incidenti domestici e nei luoghi di lavoro.
PRENOTAZIONI
Prenotazione manutenzione per il nuovo anno termico 2023
Stube o stufa in maiolica ad accumulo di calore, vari casi buoni e cattivi
Fori di ispezione nel giro fumi delle stube
Canne fumarie condominiali collettivo ramificate
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