Tuesday, October 15, 2024

Diritto Intertemporale

Il testo si propone di fissare le nozioni fondamentali di una moderna teoria del diritto intertemporale. La tesi principale è quella che il regime dei fatti accaduti in prossimità di un mutamento normativo deve essere stabilito sempre, deducendolo da un sindacato di ragionevolezza costituzionale Una simile teoria implica una serie di concetti generali. In primo luogo, è dato configurare la nozione che il regime riconducibile al principio d'irretroattività è considerato legittimo, soltanto se ed in quanto dotato dei caratteri della ragionevolezza. Specularmente, può essere affermato l'assunto che opera il contrapposto regime informato al canone della retroattività , qualora sia accertata la sua ragionevolezza. A queste nozioni se ne affiancano altre reputate complementari, perchè dirette, essenzialmente, a semplificare la motivazione delle sentenze. Può essere preso in considerazione, innanzitutto, il caso che la norma sopravvenuta abbia funzione di promozione della persona umana. Rispetto a tali norme è possibile affermare la concezione che la ragionevolezza risulta connaturata alla disciplina giuridica individuata dal canone della retroattività . Diversamente, altre norme sono strumentali al contemperamento d'interessi patrimoniali. In siffatta ipotesi la funzione semplificatrice è assolta dall'assunto che, normalmente, è possibile presumere la "ragionevolezza" del regime conforme al principio d'irretroattività . Il predetto schema logico, però, deve essere bilanciato da una contrapposta nozione estrapolata da una disamina del diritto vivente. Tale analisi concerne l'ipotesi che la norma diretta a regolare interessi patrimoniali presenti delle caratteristiche strutturali predeterminate. Rispetto a queste tipologie di norme è possibile sostenere la tesi che da alcune categorie scientifiche discende una presunzione della ragionevolezza del regime informato al canone della retroattività .

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