Thursday, January 2, 2025
Morto Paolo Vitelli ..l'Agnelli della Nautica
Avigliana: addio a Paolo Vitelli, fondatore dell'AzimutÈ scomparso oggi pomeriggio a Champoluc in Valle d'Aosta, aveva 77 anni 31 Dicembre 2024 - 19:55 Avigliana: addio a Paolo Vitelli, fondatore dell'Azimut
Lutto nel mondo dell'imprenditoria aviglianese e nazionale: è morto oggi pomeriggio Paolo Vitelli, fondatore dell'Azimut, la storica azienda produttrice di yachts oggi guidata dalla figlia Giovanna. Il dramma si è consumato nella sua casa di villeggiatura di Champoluc, in Valle d'Aosta, dove stava trascorrendo le festività di fine anno. Aveva 77 anni.
Le cause non sono ancora chiare: da una prima ricostruzione pare che Vitelli sia caduto accidentalmente battendo la testa a terra, non è chiaro se all'origine possa esserci un improvviso malore. Da non dimenticare anche una breve parentesi di impegno politico: dal 2013 al 2015 era stato infatti deputato nelle file di Scelta Civica, il partito fondato all'epoca da Mario Monti; in quegli anni è stato anche membro del Copasir e delle commissioni trasporti e finanza.
«Paolo Vitelli - lo ricordano il presidente Uncem Piemonte Roberto Colombero e il presidente nazionale Marco Bussone - ha portato lusso, ingegno, innovazione dei suoi cantieri navali, ma soprattutto grande valore e tanti posti di lavoro, in montagna. Senza il mare, a due passi dal lago di Avigliana, ha dimostrato che i distretti produttivi di alto livello, che esportano Italia nel mondo si possono fare anche nelle Alpi e negli Appennini. Un visionario, un imprenditore vero che ha costruito pezzi di futuro in val di Susa».
Battaglia di Culloden
Carlo Edoardo Luigi Giovanni Casimiro Silvestro Maria Stuart, detto anche il Giovane Pretendente, The Young Chevalier o Bonnie Prince Charlie[2] (Roma, 31 dicembre 1720 – Roma, 31 gennaio 1788), fu il secondo pretendente giacobita ai troni di Inghilterra, Scozia, Francia e Irlanda (come Carlo III) dalla morte di suo padre nel 1766.
Questa pretesa era tale in quanto figlio maggiore di Giacomo Francesco Edoardo Stuart, egli stesso figlio di Giacomo II e VII. Carlo Edoardo è famoso soprattutto per avere guidato l'infruttuosa insurrezione giacobita del 1745, finalizzata alla restaurazione della sua famiglia sul trono di Gran Bretagna, che terminò con la sconfitta nella battaglia di Culloden che di fatto concluse la causa giacobita. Nel periodo 1745-46 Carlo Edoardo fu riconosciuto signore di Scozia, terra d'origine degli Stuart e reggente del regno dai suoi sostenitori e dai clan scozzesi, mentre il padre Giacomo Francesco, rimasto in esilio, fu proclamato re Giacomo VIII di Scozia.
I giacobiti sostenevano le rivendicazioni degli Stuart dovute alla speranza per i cattolici della tolleranza religiosa e la fede nel diritto divino dei re. La fuga di Carlo dalla Scozia dopo la rivolta lo ha reso una figura romantica di fallimento eroico in alcune rappresentazioni successive, nonché un personaggio di riferimento dell'indipendentismo scozzese del tempo.[3] Nel 1759 fu coinvolto ancora in un piano per invadere la Gran Bretagna che fu abbandonato dopo le vittorie navali britanniche (in particolare dopo la sconfitta dei francesi nella battaglia della baia di Quiberon[4]).
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