Collaborazione tra la Renzo piano Workshop per la costruzione del Ponte Morandi di Genova e J&TCompany
Il Ponte dell'Arch. Morandi non è mai stato sicuro . Costruito con le tecnologie più innovative
del tempo portò il suo progettista a notti insonni .
Protocollo d'intesa tra la Renzo Piano Building Workschop e J&T Company per gli studi
e il rifacimento a parlarne è il Presidente di
J &T Company D.Giovanni Maria dè Solari
D.Giovanni Maria dè Solari
Presidente di J&TCompany
Il Ponte dell'Arch. Morandi non è mai stato sicuro . Costruito con le tecnologie più innovative
del tempo portò il suo progettista a notti insonni .
Protocollo d'intesa tra la Renzo Piano Building Workschop e J&T Company per gli studi
e il rifacimento a parlarne è il Presidente di
J &T Company D.Giovanni Maria dè Solari
D.Giovanni Maria dè Solari
Presidente di J&TCompany
Ma l’architetto frena sulla possibilità che esista già un
progetto per il ponte: “I ponti li disegnano gli ingegneri,
li costruiscono gli ingegneri, diciamo che un progettista
si aiuta con degli oggetti, con degli schizzi – afferma –
per ora non si può parlare di disegno progettuale
ma di impegno morale, a fare in maniera che questo
nuovo ponte porti con sé i tratti della genovesità, delle
nostre caratteristiche, anche della nostra parsimonia, e ci
dovrà essere il ricordo della tragedia, il suo elaborarsi nel
tempo, questo è un tema molto importante”. Si parla di
una struttura con 43 pali della luce, che formino
una sorta di vela luminosa, uno per ogni vittima,
e di molti piloni (non strallati) a sorreggere le campate.
A proposito di lentezza. Renzo Piano ha risposto anche
alla domanda relativa ai tempi per la costruzione del nuovo
ponte, quelli forniti da Autostrade sono relativi a 4 o 5 mesi.
Crede nei tempi record? “Credo nei tempi giusti,
bisogna fare presto, ma non in fretta“.“Bisogna
che le idee diventino disegni e poi diventino costruzioni,
c’è un pensarci, un pensarci su, sono 14 giorni esatti che
non smetto di pensarci – ha raccontato ai giornalisti il professionista,
che vive tra Vesima, Parigi e New York – ma poi c’è una lentezza
perché nello sviluppare le idee per progetti così complesse,
perché gli attori possono essere altri, chi costruisce, chi calcola,
bisogna essere cauti”.
progetto per il ponte: “I ponti li disegnano gli ingegneri,
li costruiscono gli ingegneri, diciamo che un progettista
si aiuta con degli oggetti, con degli schizzi – afferma –
per ora non si può parlare di disegno progettuale
ma di impegno morale, a fare in maniera che questo
nuovo ponte porti con sé i tratti della genovesità, delle
nostre caratteristiche, anche della nostra parsimonia, e ci
dovrà essere il ricordo della tragedia, il suo elaborarsi nel
tempo, questo è un tema molto importante”. Si parla di
una struttura con 43 pali della luce, che formino
una sorta di vela luminosa, uno per ogni vittima,
e di molti piloni (non strallati) a sorreggere le campate.
A proposito di lentezza. Renzo Piano ha risposto anche
alla domanda relativa ai tempi per la costruzione del nuovo
ponte, quelli forniti da Autostrade sono relativi a 4 o 5 mesi.
Crede nei tempi record? “Credo nei tempi giusti,
bisogna fare presto, ma non in fretta“.“Bisogna
che le idee diventino disegni e poi diventino costruzioni,
c’è un pensarci, un pensarci su, sono 14 giorni esatti che
non smetto di pensarci – ha raccontato ai giornalisti il professionista,
che vive tra Vesima, Parigi e New York – ma poi c’è una lentezza
perché nello sviluppare le idee per progetti così complesse,
perché gli attori possono essere altri, chi costruisce, chi calcola,
bisogna essere cauti”.
Un nuovo quartiere per Genova? Un memoriale per la tragedia?
Un nuovo ponte firmato (anche) da uno degli architetti più
stimati del mondo? Tutto è possibile. “L’architettura fa questo –
dice Piano – celebra e costruisce, le tragedie non si
dimenticano, si elaborano“.
Un nuovo ponte firmato (anche) da uno degli architetti più
stimati del mondo? Tutto è possibile. “L’architettura fa questo –
dice Piano – celebra e costruisce, le tragedie non si
dimenticano, si elaborano“.
Il presidente della Regione Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci
hanno ringraziato l’architetto Piano. “Si è offerto volontario,
da genovese competente nel campo e noi abbiamo ben accettato
l’aiuto che ci ha dato non oggi, anche se qualche idea ce l’ha già proposta, ma sicuramente nell’immediato futuro”. Poi il tempo di qualche battuta.
“Avrei voluto che mi disegnasse la mia nuova barca –
ha scherzato Marco Bucci, velista appassionato ma
temo che per i prossimi 8 anni non avrò tempo per andarci”.
La Redazione .
hanno ringraziato l’architetto Piano. “Si è offerto volontario,
da genovese competente nel campo e noi abbiamo ben accettato
l’aiuto che ci ha dato non oggi, anche se qualche idea ce l’ha già proposta, ma sicuramente nell’immediato futuro”. Poi il tempo di qualche battuta.
“Avrei voluto che mi disegnasse la mia nuova barca –
ha scherzato Marco Bucci, velista appassionato ma
temo che per i prossimi 8 anni non avrò tempo per andarci”.
La Redazione .
No comments:
Post a Comment