Thursday, May 11, 2023
Oidio /Botrite
BOTRITE
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Malattia che si manifesta prima con macchie brunastre sulle foglie e sui germogli della pianta e successivamente come una muffa che colpisce anche frutti. Le zone colpite subiscono un lento processo di marcescenza che finisce per seccare la pianta. Si sviluppa soprattutto in ambienti umidi e freschi, da marzo a settembre. Può colpire le piante fiorite, ornamentali, da frutta e orto, in particolare le vite, le frangole, la canapa.
TRATTO DA ROYAL QUEEN SEEDS
Nella canapa la Botrytis tende ad attaccare inizialmente la base degli steli della pianta, rendendo piuttosto complicata la sua individuazione. Normalmente, i primi segni visibili si apprezzano sulle foglie più piccole disposte intorno alle cime, le quali tendono ad appassire, scolorire e disidratarsi. Dopo un'attenta ispezione, ci si potrebbe imbattere in una lanugine biancastra all'interno delle cime e sugli steli delle foglioline vicine ai fiori. Assume quasi sempre colorazioni grigiastre, blu-verdastre o bianche. A seconda delle condizioni ambientali in cui si sviluppa, la sua presenza potrebbe provocare la disidratazione di parte o dell'intera cima, che tenderà a sbriciolarsi al tatto (quando l'umidità è bassa), o avvolgere i fiori, portandoli a decomporsi e ad assumere una consistenza molliccia (quando l'umidità è alta).
Quando la Botrytis è in uno stadio ormai avanzato, si dovrebbero intravedere piccole formazioni circolari di colore nero distribuite sulla superficie della muffa. Si tratta delle spore, pronte a diffondersi su tutta la coltivazione. È sufficiente una leggera brezza per trasportarle. Se doveste arrivare a vedere questo stadio di sviluppo della Botrytis le cose potrebbero complicarsi notevolmente. Evitate di respirare queste spore e cercate sempre di isolare le piante infettate.
La Botrytis può attaccare sia i rami che le foglie, fino a ricoprire una giovane pianta nel suo primo stadio di crescita (ma ciò accade di rado). L'importante è che teniate sotto controllo le vostre piante con una certa frequenza!
OIDIO O MAL BIANCO
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L'oidio è una muffa biancastra che ha una consistenza polverulenta che può trovarsi sulle foglie, sui germogli e sui boccioli e può estendersi rapidamente all'intera chioma fino a provocare incurvamento e deformazione fino al dissecamento degli organi colpiti. Si sviluppa con clima caldo-umido, da marzo a ottobre. Può colpire piante da fiorite, ornamentali, piante da frutta e l'orto.
TRATTO DA ROYAL QUEEN SEEDS:
Nella Canapa: l'oidio appare come un sottile strato di muffa polverosa e biancastra sulla superficie delle foglie delle piante di Cannabis, prima di diffondersi all'intera pianta. L'oidio inibisce la fotosintesi, bloccando le fonti d'energia della pianta di Cannabis e, di conseguenza, portandola alla morte. Le foglie si accartocciano, ingialliscono, assumono colorazioni marroni e, infine, muoiono. Anche se è difficile individuarlo nelle sue prime fasi di sviluppo, l'oidio tende ad apparire sulle foglie infettate sotto forma di piccole macchie circolari in rilievo. Come la Botrytis, anche l'oidio sviluppa piccole spore nere, visibili nel suo stadio più avanzato, facilmente trasportabili su altre piante al primo soffio di vento.
Entrambi questi tipi di muffe si possono sviluppare sia in coltivazioni indoor che outdoor e possono infettare in poco tempo un gran numero di piante di Cannabis. Ciò rende estremamente pericolosa la loro presenza anche solo su un singolo esemplare, da cui potrebbero diffondersi su un'intera piantagione, outdoor o indoor che sia.
Fortunatamente, queste muffe tendono ad apparire e a svilupparsi solo in determinate circostanze, a cui devono susseguirsi alcune specifiche condizioni prima di potersi diffondere su un'intera pianta.
PREVENZIONE
Senza dubbio, la prevenzione è la migliore strategia con cui proteggere una pianta . È molto più facile prendere alcune precauzioni in più e monitorare da vicino l'ambiente di coltivazione, invece di essere costretti a trattare un'infezione in stadio avanzato.
Prima che la Botrytis o l'oidio riescano ad attaccare una pianta, devono presentarsi tre specifiche condizioni:
- Basse temperature
- Aria stagnante
- Eccessiva umidità/acqua
Ciò significa che il miglior modo per prevenire l'attacco delle due tipologie di muffa è quello di assicurarsi che nessuno di questi parametri si presenti all'interno di una piantagione e, tanto meno, tutti e tre consecutivamente.
Si tratta comunque di parametri che in coltivazioni indoor si possono facilmente evitare. Con basse temperature intendiamo un ambiente fresco, al di sotto dei 20 gradi Celsius. Assicuratevi sempre di avere un buon impianto di ventilazione, correttamente installato per garantire un movimento d'aria costante. Cercate, inoltre, di evitare il sovraffollamento di piante, che potrebbe ostacolare il corretto ricircolo d'aria. Grazie ad un buon impianto di ventilazione si può inoltre tenere sotto controllo l'umidità interna di una Grow Room. Cercate quindi di fare molta attenzione a questi tre importanti parametri.
In una coltivazione outdoor, invece, le cose possono essere un po' più complicate. Una zona poco areata, caratterizzata da notti fresche e piogge frequenti, potrebbe ricreare le condizioni ideali per la crescita delle muffe. È perciò fondamentale scegliere con criterio l'area destinata alla coltivazione, in modo da garantire sempre un buon flusso d'aria. Alcuni coltivatori impiegano strutture con teli in plastica, per poter così disporre di un pratico strumento con cui riparare le proprie piante dalle eventuali piogge in arrivo. Ad ogni precipitazione è sempre consigliabile scrollare l'intera pianta, in modo da eliminare l'acqua accumulatasi su foglie e cime.
tratto da Royal Queen Seeds
Wednesday, May 10, 2023
Tuesday, May 9, 2023
Sunday, May 7, 2023
Friday, May 5, 2023
Thursday, May 4, 2023
Un’incoronazione nel segno della diversità. La cerimonia di sabato prossimo a Londra, che vedrà salire sul trono re Carlo III, sarà molto diversa da quella che ebbe luogo settant’anni fa, quando la giovane Elisabetta divenne regina: lo dimostrano le diverse partecipazioni alla cerimonia, che sarà molto più aperta e inclusiva rispetto al 1953. Parteciperanno donne e uomini bianchi e neri appartenenti a tutte le fedi del regno, un particolare che segna un’effettiva distanza rispetto all’incoronazione di Elisabetta II, quando parteciparono solo maschi bianchi appartenenti all’aristocrazia.
Il ruolo delle donne
Un ruolo chiave lo avranno le donne nere: la baronessa Floella Benjamin, che siede alla Camera dei Lord, consegnerà al nuovo sovrano lo scettro sormontato dalla colomba, uno dei simboli del potere regale; la dama Elizabeth Anionwu, che è una ex infermiera, donerà a Carlo III l’orbe che rappresenta l’autorità sulla Terra mentre la baronessa Valerie Amos, prima donna nera a essere insignita dell’Ordine della Giarrettiera, la massima onorificenza cavalleresca, si unirà all’arcivescovo di Canterbury nell’Atto di Riconoscimento, quando il re viene presentato alla congregazione. Un esempio della maggiore inclusività della cerimonia è proprio la baronessa Benjamin: nata nelle isole caraibiche di Trinidad & Tobago, è stata per anni uno dei volti di punta della televisione per bambini della BBC, prima di entrare nella Camera dei Lord nel 2010. Da lì sono partite le sue battaglie nell'ambito dell'istruzione che hanno avuto come bersaglio il razzismo e il bullismo. "Essere scelta per portare lo scettro del Sovrano con la colomba, che rappresenta la spiritualità, l'equità e la misericordia, è per me molto simbolico in quanto è tutto ciò che rappresento e invia un chiaro messaggio che la diversità e l'inclusione vengono abbracciate”, ha dichiarato Benjamin. Un segno evidente della realizzazione di quanto Carlo III abbia a lungo teorizzato, cioè la diversità multiculturale della Gran Bretagna: non è un caso, infatti, che un portavoce di Buckingham Palace abbia dichiarato che “coloro che assumono ruoli storici sono stati scelti per riconoscere, ringraziare e rappresentare la nazione per il loro significativo servizio e includono rappresentanti degli ordini cavallereschi, dell'esercito e della vita pubblica in generale".
YORK, UNITED KINGDOM - APRIL 06: (EMBARGOED FOR PUBLICATION IN UK NEWSPAPERS UNTIL 24 HOURS AFTER CREATE DATE AND TIME) King Charles III attends the Royal Maundy Service at York Minster on April 6, 2023 in York, England. During the service His Majesty, for the first time since becoming Monarch and Supreme Governor of the Church of England, presented 74 men and 74 women (signifying the age of the Monarch) with Maundy Money to thank them for their work within the Church. Each recipient receives two purses, one red and one white. The white purse contains a set of specially minted silver Maundy coins equivalent in value to the age of the Monarch. The red purse contains two commemorative coins symbolising the Sovereign's historic gift of food and clothing. (Photo by Max Mumby/Indigo/Getty Images)
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Gli altri partecipanti
Ovviamente Benjamin, Anionwu e Amos non saranno le sole: all’incoronazione del 6 maggio parteciperanno anche rappresentanti dell’islam, dell’induismo, dell’ebraismo e della religione sikh. Una vera e propria “processione di fede”, che li vedrà a loro volta consegnerare a Carlo accessori regali: il musulmano Lord Kamall, che siede alla Camera alta, porterà al re un paio di braccialetti; l’induista Lord Patel consegnerà l’anello del sovrano mentre la baronessa Merron, ebrea, porterà il mantello imperiale. Infine, a consegnare il guanto dell’incoronazione sarà Lord Singh, un sikh nato in India. Un segno di profonda rottura rispetto al passato, che spiega anche il perché l’arcivescovo di Canterbury abbia dovuto smentire le notizie di "tensioni" tra i leader della chiesa e il re sugli elementi multireligiosi dell'incoronazione. Eppure, tale scelta da parte del re, è un segno palese della piena volontà di Carlo di svecchiare la cerimonia: infatti, quando era ancora principe di Galles, sostenne di preferire di essere definito come “Difensore di Fede", nel caso in cui fosse diventato re, al posto del più specifico "Difensore della Fede", un titolo assunto da tutti i sovrani inglesi a partire dallo Scisma anglicano di re Enrico VIII.
Britain's King Charles III and Britain's Camilla, Queen Consort greet the crowd upon their arrival Buckingham Palace in London, on September 9, 2022, a day after Queen Elizabeth II died at the age of 96. - Queen Elizabeth II, the longest-serving monarch in British history and an icon instantly recognisable to billions of people around the world, died at her Scottish Highland retreat on September 8. (Photo by Daniel LEAL / AFP)
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Le lingue della cerimonia
La stessa cerimonia sarà profondamente diversa rispetto a quella del 1953: se prima era svolta soltanto in lingua inglese, quella del 6 maggio vedrà una parte anche in gaelico, per riconoscere scozzesi, gallesi e irlandesi. Una parte importante, poi, l’avrà anche la televisione: grazie alla diretta tv tutto il Paese sarà chiamato al giuramento di fedeltà al nuovo re. Un segno dei tempi che cambiano, visto che questa parte del rito era riservata ai soli aristocratici, ma che vuole suggellare una vera e propria “Incoronazione del Popolo”.
Wednesday, May 3, 2023
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