Saturday, May 14, 2022
Con l’approvazione del Decreto Sblocca Italia del 2015 e con il nuovo progetto Banda Ultra Larga voluta dal Ministero dello Sviluppo Economico, sempre più comuni stanno adeguando i propri sistemi di comunicazione attraverso il cablaggio della fibra ottica.
In questa piccola guida vedremo tecnicamente come si porta l’impianto fibra ottica in casa, quali sono i componenti che vengono utilizzati e la loro funzione all’interno del sistema
Cablaggio fibra ottica in casa
Cosa dice la normativa?
La legge 106/2014 (decreto Sblocca Italia) stabilisce che in caso di nuovi edifici e di ristrutturazioni importanti, è obbligatorio predisporre l’impianto di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica. Gli immobili conformi alla norma possono essere venduti con l’etichetta “edificio predisposto alla banda larga“, rilasciata da un tecnico abilitato.
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La guida CEI 64-100
E’ il punto di riferimento per gli impiantisti elettrici che devono operare nel settore residenziale. Fornisce le raccomandazioni per predisporre già in fase di progetto gli spazi e gli impianti necessari per il cablaggio, così da far fronte alle esigenze attuali e future.
I componenti dell’impianto
Nell’infografica che segue è illustrato il cablaggio in fibra ottica in un edificio, ovvero tutto l’impianto necessario per portare la fibra ottica a casa.
Cablaggio fibra ottica
Infografica Qubix
Iniziamo la descrizione dei vari componenti partendo dall’alto.
STOM
STOM - fibra ottica
STOM è l’acronimo di Scatola di Terminazione Ottica di Montante e convoglia tutti i cavi che vengono dall’alto: TV/Sat, Videosorveglianza, Tv digitale, internet sat., …
E’ collegato direttamente al modulo antenna del CSOE di cui parleremo a breve. La STOM è un box generalmente in materiale plastico, con buono grado di protezione IP e apertura con chiave di sicurezza per evitare manomissioni.
Se le varie antenne sono sistemate in un unica posizione o possono essere ricondotte in un unico vano, allora è sufficiente utilizzare un’unica STOM. Se invece le antenne si trovano in posizioni differenti, per il corretto cablaggio della fibra ottica nell’edificio, verranno utilizzate due o più scatole di terminazione ottica di montante.
CSOE
CSOE cablaggio fibra ottica
E’ l’acronimo di Centro di Servizi Ottici di Edificio e rappresenta il cervello dell’impianto perché vengono fatti convogliare tutti i dati in ingresso.
Posto generalmente nella parte bassa dell’edificio, qui vengono installati sia i cavi di distribuzione provenienti dalle STOA – di cui parleremo a breve. Viene suddiviso in due in base alle funzionalità: CSOE Servizi e CSOE Distribuzione.
Si tratta di un box, generalmente in materiale metallico, predisposto per servire un certo numero di appartamento.
Collegando le singole fibre dell’area Distribuzione con una o più fibre dell’area Servizi, possono essere attivati i vari servizi richiesti nelle varie Unità Immobiliari. Allo stesso tempo consente l’interfacciamento con il ROE (Ripartitore Ottico di Edificio) fornito dall’operatore.
QDSA
QSDA cablaggio fibra
QDSA sta per Quadro di Distribuzione del Segnale negli Appartamenti e funziona da centrostella. Serve cioè a smistare e distribuire tutti i segnali provenienti dalla STOA all’interno dell’appartamento (o Unità Immobiliare).
E’ generalmente una struttura metallica a parete o ad incasso che ospita i componenti attivi e passivi dell’impianto.
Può essere utilizzato non solo nelle applicazioni residenziali, ma anche per cablaggio strutturato e rete dati di uffici e negozi.
STOA
STOA fibra ottica casa
E’ l’acronimo di Scatola di Terminazione Ottica di Appartamento ed è il punto di connessione, presente in ogni Unità Immobiliare o appartamento, che consente all’utente di fruire dei vari servizi.
E’ collegato al CSOE dell’edificio tramite un cavo dotato di almeno 4 fibre ottiche.
Esistono dispositivi pre-cablati che prevengono la torsione dei cavi e facilitano l’ingresso dei cavi nei vari appartamenti grazie al ridotto diametro del cavo ottico.
Cavo Ottico
fibra ottica cavo
Il Cavo Ottico, secondo la Guida306-22, deve contenere almeno 4 fibre per connettere CSOE e STOA, almeno 8 fibre per connettere CSOE con il Terminale di Testa.
Il cavo ottico da interni deve avere guaina LSZH, ovvero schermati e che in caso di incendio producono pochissimi fumi (low smoke zero halogen) e garantire la non propagazione della fiamma e dell’incendio.
Il cavo ottico da esterni deve essere completamente isolato e resistente ad umidità, trazione e schiacciamento. La guaina esterna deve proteggere dall’acqua.
Splitter Ottico
Splitter ottico fibra
Lo splitter riceve un segnale in ingresso tramite una singola fibra ottica e produce in uscita più segnali su più fibre. Divide così la potenza della luce a seconda del numero di uscite. E’ un ripartitore ma può funzionare anche in maniera inversa, ovvero si possono far convogliare più segnale su un unica fibra.
Viene chiamato anche PLC (Planar Lightwave Circuit Splitter) permette di condividere il segnale dell’antenna alle varie unità immobiliari. Poiché la potenza viene suddivisa, è talvolta necessario verificare se il segnale sia sufficiente o vadano utilizzati amplificatori.
Connettori
Con questa guida ci addentriamo nell’ambito delle telecomunicazioni, più specificatamente delle fibre ottiche, quali tipi esistono, con quali connettori e con quali diverse modalità di funzionamento.
Senza dilungarci troppo su che cos’è una fibra ottica e le differenze rispetto a un cavo in rame (in questa guida puoi informarti su tutti i vantaggi della fibra ottica sul rame), partiamo subito in quarta con questa guida tecnica.
Un cavo in fibra ottica è composto da un nucleo (core) che viene a sua volta ricoperto da una guaina protettiva con un basso indice di riflettanza (capacità di riflettere parte della luce che va ad incidere su un materiale o superficie). La luce viaggia nel nucleo del cavo attraverso il fenomeno della riflessione interna totale.
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche?
Cominciamo con la prima grande suddivisione delle fibre ottiche:
Fibre multi-mode, impiegate per il trasporto di dati a corta distanza (fino a 600m).
Fibre single-mode, impiegate per il trasporto di dati a lunga distanza (anche centinaia di km).
Le fibre multi-mode hanno il diametro del nucleo che è maggiore rispetto alle single-mode, all’incirca sui 50/100 µm (micrometri), indi per cui hanno un diametro più largo rispetto alla lunghezza d’onda della luce che trasportano. Grazie a questa maggiore dimensione del nucleo hanno la possibilità di trasportare una maggiore quantità di luce rispetto alle fibre single-mode. Inoltre nelle multi-mode, al contrario delle single-mode, è possibile utilizzare dispositivi più economici ai capi del cavo per trasmettere i dati, come ad esempio dei LED o dei laser VCSEL. Si va quindi ad operare ad una lunghezza d’onda compresa tra gli 850nm e 1300nm. Al contrario delle single-mode, supportano più modalità di propagazione e di conseguenza sono limitate dalla dispersione modale, di cui invece le single-mode non sono affette. Un altro limite delle multi-mode è la dispersione cromatica che va a crearsi a causa dell’utilizzo di un LED come mezzo per trasmettere le informazioni, si va quindi ad avere un range di diverse lunghezze d’onde e ciascuna di queste viaggia ad una velocità diversa.
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche? 2
Le fibre single-mode hanno il diametro del nucleo compreso tra 8 e 10.5 µm. Operano ad una lunghezza d’onda compresa tra 1310nm e 1550nm. Impiegano dei laser ad alte prestazioni e precisione per comunicare. Sono costruite per essere in grado di trasportare il segnale anche per centinaia di km ad una velocità sino a 40Gbps. Al contrario delle multi-mode, non solo il cavo costa di più, ma le attrezzature usate ai capi del cavo sono notevolmente più costose rispetto a quelle utilizzate per le multi-mode.
Nel caso si debbano unire due fibre ottiche insieme, il processo è più complesso rispetto ad unire tra loro due cavi in rame. Bisogna infatti ricorrere ad un particolare macchinario (chiamato fusion splicer) che, con l’uso di un arco elettrico, è in grado di fondere i capi e unire le fibre con molta precisione.
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche? 3
Fatta questa importante distinzione possiamo procedere e analizzare tutti i diversi tipi di connettori impiegati nelle fibre ottiche.
Si definisce “connettore” la terminazione di entrambi i capi di un cavo in fibra ottica. Ne esistono di vari tipi e con diverse caratteristiche.
CONNETTORE SC
Chiamato anche Standard Connector è stato sviluppato nei laboratori Nippon Telegraph and Telephone (NTT) a metà anni 80.
È un connettore affidabile, resistente ed economico. Impiega una ghiera ceramica per allineare perfettamente la fibra single-mode contenuta al suo interno. È dotato di un meccanismo di blocco/sblocco (equivalente a quello nei cavi Ethernet).
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche? 4
CONNETTORE FC
Il connettore FC (Ferrule Core) è stato il primo tipo di connettore a fare uso di una ghiera ceramica ma, al contrario del corpo in plastica dei connettori SC e LC, impiega un montaggio a vite arrotondata, costruita in nickel o acciaio inossidabile. Una volta che il connettore viene inserito, mantiene la sua posizione con estrema precisione. Con l’arrivo dei connettori SC e LC, il suo impiego è stato ridotto, in quanto quei connettori sono più veloci da connettere e più economici da produrre.
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche? 5
CONNETTORE ST
Questo connettore è stato progettato dalla AT&T poco dopo l’arrivo del connettore FC. Utilizza un montaggio a baionetta, invece di un montaggio a vite. E’ impiegato nelle fibre multi-mode. Come per il connettore FC, il suo impiego è stato ridotto negli ultimi anni, anche perché non è pratico come connettore da fibre single-mode e FTTH.
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche? 6
CONNETTORE LC
Il connettore LC (Lucent Connector) non ha avuto un’entrata in scena brillante a causa degli alti costi delle licenze richieste dalla Lucent Corporation per il suo utilizzo commerciale. Avendo un footprint che è di 1/2 rispetto a quello dei connettori SC, è diventato molto popolare nei datacenter e negli armadi e rack ad alta densità di collegamenti. E’ sempre più impiegato nel campo delle FTTH.
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche? 7
CONNETTORE SMA
E’ un connettore ormai diventato obsoleto e non viene più utilizzato. E’ il connettore predecessore al ST, che è infine evoluto nel connettore SC.
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CONNETTORE MTP/MPO
Sviluppato dai laboratori Nippon Telegraph and Telephone (NTT), questo connettore esiste dagli anni 80. È più largo rispetto agli altri connettori, questo perché può contenere fino a 24 fibre in un’unica ghiera. Questo connettore sta iniziando a fare il suo ingresso in scena nelle fibre aggregate e nelle connessioni ad alta densità.
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche? 9
CONNETTORE FOC
Questo tipo di connettori (Plastic Fiber Optic Cable Connectors) è nato con lo scopo di essere più economico rispetto alle classiche fibre ottiche. Sono completamente realizzati in plastica e sono destinati ad applicazioni basiche.
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche? 10
CONNETTORE ESCON
Il connettore ESCON (Enterprise Systems Connection Connector) è stato realizzato dalla IBM per interfacciare ad alta velocità tutta una serie di periferiche tra cui principalmente le unità a nastro magnetico verso i mainframe.
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche? 11
CONNETTORE FDDI
Il connettore FDDI (Fiber Distributed Data Interface Connector) consente una velocità di trasmissione pari a 100Mbps fino ad una distanza massima di 200km. Questo connettore contiene una ghiera di 2.5mm che può legarsi ai connettori SC e ST attraverso l’uso di specifici adattatori.
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CONNETTORE OPTI-JACK
Questo tipo di connettore ricorda vagamente l’RJ-45 (connettore impiegato nei cavi Ethernet). E’ composto da due ghiere di tipo ST con connettori maschio-femmina.
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche? 13
CONNETTORE LX-5
Il connettore LX-5 fornisce alte prestazioni e alta affidabilità. Fa uso di una tecnologia ad apertura automatica e contiene una ghiera da 1.25mm. Può essere anche impiegato per la televisione via cavo.
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CONNETTORE MT-RJ
Il connettore MT-RJ (Mechanical Transfer Registered Jack) è conosciuto per la sua dimensione ridotta e il fatto di ospitare al suo interno due fibre. Come aspetto ricorda un connettore RJ-45. Nella parte terminale (di attacco) contiene due pin, collegati alle due fibre.
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche? 15
CONNETTORE MU
Il connettore MU è un connettore dalla forma quadrata e dal recente arrivo. Ne viene fatto uso in tutte quelle applicazioni ad alta densità. Si suddivide in Single Mode APC, Single Mode UPC e Multi Mode UPC.
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche? 16
CONNETTORE MT
Questo tipo di connettore è composto da un cavo a nastro che contiene al suo interno 12 connettori. È impiegato nelle applicazioni ad alta densità
Quali sono le differenze tra i vari tipi e connettori di fibre ottiche? 17
CONNETTORE E2000
Il connettore E2000 è stato realizzato dalla DIAMOND SA. Al contrario di tutti gli altri connettori, è fornito di un sistema di protezione a molla della fibra interna. Questo sistema impedisce alla polvere e allo sporco di depositarsi sulla superficie della fibra, inoltre evita alla stessa di subire graffi. È molto utilizzato nelle applicazioni FTTD, FTTH e TV via cavo.
Le connessioni in “fibra”, quelle super veloci che oggi sono così tanto pubblicizzate dai gestori di telefonia fissa (come TIM, Vodafone, Infostrada, Fastweb…), prendono il loro nome proprio dal tipo di cavo su cui viaggiano i dati per raggiungere quelle velocità: il cavo in fibra ottica. Non è però detto che questo cavo possa arrivare fin dentro la tua casa, anche se hai un abbonamento alla fibra: per esempio, esistono delle configurazioni che portano il cavo in fibra ottica fino all’armadio su strada più vicino, mentre ti portano Internet a casa con un filo di rame.
Il modo con cui la tua connessione alla fibra arriva in casa tua viene specificato da una delle espressioni FTTx; di queste espressioni fa parte anche FTTH: se vedrai questa sigla, significa che la fibra ottica verrà portata fin dentro casa tua (dunque probabilmente un tecnico dovrà intervenire per crearti un impianto in casa) e che raggiungerai una velocità di collegamento molto, molto buona. In questo momento, FTTH è la migliore configurazione per gli abbonamenti alla fibra (anche se costa un po’ in più). Per trovare una spiegazione ancora più chiara di questo concetto ti consiglio di leggere la definizione di FTTx, che trovi qui in basso!
La delibera AGCOM di quest’estate ha stabilito che la vera fibra è quella FTTH o FTTB e che tutti gli operatori telefonici devono utilizzare nei messaggi pubblicitari e nelle comunicazioni commerciali una simbologia universale di riferimento. Ovvero un bollino verde per le offerte fibra FTTH/FTTB, un bollino giallo per le tariffe fibra FTTS e un bollino rosso per le offerte ADSL FTTE.
Ma qual è la differenza tra i tipi di fibra ottica e quali sono le velocità massime garantite da queste tipologie di connessioni internet?
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Tipologie di fibra ottica
Come anticipato, esistono diversi tipi di fibra ottica a seconda di dove arrivano i cavi in fibra. Tutte le infrastrutture di rete in fibra ottica partono dalla centrale del provider.
Per contro, non tutte le infrastrutture internet prevedono un sistema di cavi in fibra che arrivano direttamente all’edificio presso il quale si vuole attivare l’offerta di rete fissa. Ecco quindi le principali tipologie di fibra ottica commercializzate dagli operatori telefonici:
FTTH – Fiber To The Home: i cavi in fibra ottica partono dalla centrale del provider e arrivano direttamente all’abitazione.
FTTB – Fiber To The Building: i cavi in fibra ottica partono dalla centrale dell’operatore e giungono fino all’edificio, generalmente lo scantinato o il garage. Da qui si sfilano i cavi in fibra e partono i cavi in rame che trasmettono il segnale internet nel tratto finale fino all’appartamento.
FTTS – Fiber To The Street: anche detta Fiber To The Cabinet (FTTC), prevede un sistema di cavi in fibra che parte dalla centrale della compagnia per arrivare all’armadio stradale, situato a circa 300 metri dall’edificio.
FTTE – Fiber To The Exchange: è la più classica ADSL che prevede l’utilizzo di una rete trasmissiva esclusivamente in rame dalla centrale all’abitazione.
Velocità fibra ottica
Fatta chiarezza su quali tipi di fibra ottica esistono, qui di seguito ti riportiamo le velocità massime garantite a seconda della tipologia di connessione internet che può essere integrata con la tua abitazione:
le offerte fibra FTTH ed FTTB garantiscono una velocità massima per il download di 1 Gigabit. Se la tua casa prevede l’allaccio per questa tipologia di rete e vuoi attivare un’offerta fibra 1 Giga, qui trovi alcuni consigli per navigare davvero a 1 Gbps.
le tariffe fibra FTTC prevedono una velocità massima per il download di 100/200 Megabit a seconda della copertura della fibra ottica nella tua zona.
le offerte internet ADSL permettono di navigare fino a 20 Megabit di velocità in download.
Prima di attivare l’offerta fibra o ADSL casa più in linea con le tue esigenze, di ricordiamo infine di verificare la copertura internet utilizzando i servizi di copertura messi a disposizione dalle compagnie telefoniche sui propri siti internet. In questo modo potrai controllare che l’abbonamento internet che ti interessa sia disponibile nella tua città.
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Fischer
Fisher Investments Italia: Opinioni sui Servizi di Investimento. A chi si Rivolge?
Oggi parliamo di Fisher Investments Italia, un servizio di supporto alla gestione finanziaria e patrimoniale sul quale probabilmente intendi conoscere qualcosa in più se sei qui.
Proprio per questo, dunque, oggi ti propongo la recensione dei servizi di investimento e gestione patrimoniale offerti dalla prestigiosa Fisher Investments Italia; servizi rivolti a chi possiede un patrimonio importante e quindi necessita di un piano finanziario su misura e di assistenza di alto livello.
Se hai bisogno di una soluzione personalizzata, studiata col solo scopo di soddisfare le tue esigenze, e se ti servono suggerimenti basati su analisi approfondite di chi ha esperienza pluridecennale nei mercati, allora prosegui con la lettura di questa guida per scoprire cosa può offrirti Fisher Investments Italia.
In Questo Articolo Si Parla di: [Nascondi]
1 Fisher Investments: l’identità e la storia
2 Quali servizi svolge
3 Fisher Investments: opinioni
Fisher Investments: l’identità e la storia
È improbabile che tu non conosca la Fisher Investments poiché è una delle più note società indipendenti di gestione patrimoniale degli Stati Uniti.
È stata fondata nel 1979 da Ken Fisher, attuale presidente esecutivo e co-chief investment officer dell’azienda; nonché analista miliardario, ex editorialista della rivista Forbes e autore di svariati libri sugli investimenti.
Ken Fisher è stato, tra l’altro, uno dei primi ad utilizzare il concetto di “Price-to-Sales Ratio” (rapporto prezzo-vendita) come strumento per l’analisi di investimento, ed è attualmente uno studioso di finanza comportamentale.
Il suo lavoro teorico ha fatto da base per l’attività di gestione e consulenza della Fisher Investments fino ad oggi.
L’approccio del Gruppo si basa su: “lo studio della domanda e dell’offerta come unici fattori che determinano il prezzo dei titoli”, e quindi di una gestione attiva degli investimenti che passa attraverso il reperimento e l’analisi di informazioni non note agli investitori o male interpretate.
Fisher Investmenti oggi
Se la Fisher Investments era partita inizialmente con l’offrire servizi ai soli clienti istituzionali, negli anni si è ampliata anche alla clientela privata formata da statunitensi con grandi patrimoni.
Dagli anni 2000 in poi ha oltrepassato i confini nazionali approdando prima in Canada e successivamente in Europa, dove oggi è attiva in diversi Paesi inclusa l’Italia.
Fisher Investments Italia (ovvero Fisher Investments Ireland Limited) è la succursale che opera sul suolo nazionale, parte di Fisher Investments Europe Limited.
È anch’essa una società privata di gestione patrimoniale indipendente, ha sede in Irlanda ma svolge i servizi nel nostro Paese attraverso i suoi rappresentanti.
Nel complesso, Fisher Investments e le sue affiliate gestiscono oltre 115 miliardi di attivi: 75 miliardi per conto degli investitori privati nordamericani, 26 miliardi per conto degli investitori istituzionali e 11 miliardi per conto degli investitori privati europei.
La Fisher Investments è presente dal 2014 al 2019 nella lista dei migliori consulenti finanziari secondo il Financial Times.
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Quali servizi svolge
Fisher Investments Italia si occupa di consulenza indipendente e gestione del portafoglio per clienti istituzionali e privati.
Crea strategie e portafogli personalizzati sulla base delle esigenze e degli obiettivi del cliente, a partire dall’analisi della sua situazione finanziaria e di altre attività di investimento già presenti.
La Società gestisce nel tempo l’investimento, fornendo assistenza diretta e continuativa. Si occupa anche di pianificazione pensionistica basata non su prodotti standardizzati, come quelli proposti dalle banche, ma su soluzioni studiate ad personam.
Aggiungo che: Fisher Investments non colloca e non gestisce dei titoli mobiliari, questo le permette di offrire proposte di investimento libere da conflitti di interesse; gli asset dei clienti sono affidati alla custodia di note banche depositarie italiane, quindi sono tenuti al sicuro e separati dal patrimonio della società. Tutte garanzie che vanno a tuo vantaggio.
Qual è approccio di Fisher Investments?
Fisher Investments adotta un approccio attivo e globale alla gestione del portafoglio, così da sfruttare al meglio le opportunità di investimento presenti in tutto il mondo.
Per proporre soluzioni personalizzate, la Società parte dallo studio della situazione personale del cliente, dei suoi obiettivi e delle tue esigenze. Questo processo le permette di ideare il percorso di investimento migliore, all’insegna della diversificazione reale che coinvolge più asset, mercati e settori.
Le scelte vengono fatte sulla base dell’analisi dei titoli e delle previsioni sull’andamento dei mercati, di cui si occupa direttamente l’IPC, il Comitato per le Politiche di Investimento.
Ogni cliente è affiancato da un consulente di investimento dedicato che lo seguirà nel corso del tempo. Infatti, l’approccio agli investimenti, adottato dalla Società, prevede che l’assistenza al cliente non si risolva dopo poco tempo ma sia costante e in divenire.
I punti forti di Fisher Investments Italia
Rispetto ai modelli di consulenza e gestione patrimoniale offerti da banche e società di investimento, il lavoro indipendente e professionale svolto da Fisher Investments Italia apporta, indubbiamente, tutta una serie di benefici.
Intanto, ti permette di sviluppare un piano finanziario davvero coerente con la tua persona, cosa che un prodotto di investimento gestito o un fondo pensione, da soli, non possono fare.
Siccome la consulenza è indipendente, puoi contare sul fatto che le soluzioni proposte non saranno in conflitto con i tuoi interessi, e non ti verranno consigliati prodotti costosi solo per remunerare una rete commerciale sottostante.
Inoltre, la Società assicura di condividere con i clienti privati le stesse informazioni chiave che utilizzerebbe con i clienti istituzionali, permettendoti così di beneficiare delle valutazioni e analisi di un team di esperti del settore.
La presenza del consulente personale è fondamentale, perché significa che come investitore non sarai lasciato a te stesso ma avrai un punto di riferimento a cui rivolgerti per ogni problema.
Tra l’altro, il consulente si farà vivo regolarmente per tenersi informato sui tuoi obiettivi e sulla tua situazione finanziaria. Al contempo, ti terrà aggiornato sui mercati e sull’andamento del tuo portafoglio.
Inoltre, Fisher Investments fornisce materiale educativo ai clienti (guide, articoli, commenti, libri, contenuti multimediali) e organizza eventi dedicati all’aggiornamento e approfondimento di alcuni temi – cosa che apprezzo molto facendo io stesso formazione.
Commissioni
Fisher Investments addebita commissioni percentuali basate sul valore degli attivi dei clienti, perciò l’importo è strettamente legato all’entità del patrimonio gestito.
Secondo quanto affermato dalla Società, non ci sono commissioni nascoste, ma vengono addebitate esclusivamente: una commissione di finanziamento iniziale e una commissione di gestione annua costante. Queste commissioni costituiscono una percentuale fissa sugli attivi in gestione.
La Società insiste sulla trasparenza e sulla competitività delle sue commissioni rispetto alle tariffe delle banche. Chiaramente il suo intento è quello di vendersi al meglio, ma il fatto che le commissioni delle banche siano poco trasparenti e salate corrisponde a verità.
Non ti aspettare, comunque, di pagare poco un sevizio come questo, se è di qualità ne varrà comunque la pena.
A chi è rivolto
I servizi offerti da Fisher Investments Italia non sono rivolti proprio a tutti i risparmiatori, ma a chi dispone di un patrimonio investibile di almeno 350.000 euro.
Se disponi di cifre importanti puoi contattate immediatamente un consulente della Società, tramite il numero di telefono o il contatto email che sono indicati sul sito web.
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Rendimenti
Dedichiamo un paragrafo anche ai rendimenti che potresti aspettarti. C’è da dire che per poter misurare con cura la performance di un portafoglio non è facile, anzi… servirebbe una sfera di cristallo per avere delle certezze su cosa accadrà! ma, dopotutto, il rischio è una delle componenti preponderanti degli investimenti.
Tuttavia è necessario elaborare una strategia per poter immaginare cosa ci si aspetta in base al profilo di rischio e agli obiettivi che si hanno.
Ovviamente, stiamo parlando di un servizio di investimenti e non è possibile dare dei numeri circa ciò che potresti aspettarti. Tutto dipende da come stai investendo.
Oltre alla tua strategia di investimento, ecco quali fattori devi considerare per avere successo:
Apprezzamento del capitale: ci riferiamo a qualunque aumento del valore di un attivo al di sopra del suo costo iniziale. Tale fattore si trova insieme ai versamenti di dividendo ed interesse, e si tratta din una delle più importanti fonti di rendimento totale del portafoglio;
Reddito: Dividendi o pagamenti di interessi versati da un titolo come un’azione o un titolo a reddito fisso, generalmente calcolati come dato annuale;
Spese e costi: vanno calcolati in funzione del portafoglio e del gestore patrimoniale;
Flussi di cassa dal portafoglio: distribuendo denaro dal vostro portafoglio, questo non dovrebbe ridurre la performance del vostro portafoglio;
Tasso totale di rendimento: Il tasso totale di rendimento deve tenere conto di tutti i fattori ed inizia con il rendimento totale del vostro portafoglio (apprezzamento del capitale e reddito) al netto di commissioni e distribuzioni di portafoglio;
Efficienza fiscale del vostro portafoglio: anche se le tasse non rispecchiano necessariamente la performance dell’investimento, dovrete senz’altro considerare le potenziali imposte prima di investire. Per poter determinare il rendimento del portafoglio al netto delle imposte può anche essere necessario calcolare le imposte sulle plusvalenze, quelle sui dividendi e altre tasse. Occorre inoltre tenere conto del fatto che investire in diversi di tipi di conto e prodotto può avere conseguenze sulla vostra situazione fiscale.
Fisher Investments: opinioni
Sul web in Italia si trovano opinioni discordanti su piattaforme come Trustpilot o su forum come Finanza Online.
Alcuni utenti si dichiarano soddisfatti mentre altri lo sono meno. Come sempre, quando ci si approccia ad un servizio di consulenza i pareri sono molto personali perché devi fidarti della persona con cui hai a che fare e con società grandi come Fisher è oggettivamente più difficile costruire questo rapporto.
Fisher Investment opinioni: di Affari Miei
Cosa penso riguardo a questo servizio?
Io sono un sostenitore della gestione consapevole e indipendente dei propri soldi, della formazione e dello studio, anche perché sono per primo un autodidatta, come lo sono stati molti dei migliori esperti in campo finanziario.
Metto sempre in guardia i miei lettori rispetto al risparmio gestito, ai consulenti, ai prodotti e servizi bancari che alimentano grosse reti commerciali.
Ma nonostante tutto non nego la necessità, in certe situazioni, di avvalersi di una consulenza professionale di alto profilo, ovviamente indipendente.
Per chiarirsi le idee, per esempio, potrebbe essere utile fare questo breve quiz in cui ti aiuto a comprendere la tua situazione di partenza riguardo il mondo degli investimenti.
A chi serve la pianificazione patrimoniale di Fisher Investments Italia?
Abbiamo visto che i servizi di Fisher Investments Italia sono studiati per quelle persone che devono gestire patrimoni importanti, e perciò hanno bisogno di avvalersi di un supporto specifico, che molto spesso le banche, le società di investimento, i piccoli consulenti e i robo advisor non sono in grado di fornire.
Del resto, la gestione di un portafoglio richiede studio, pianificazione e attenzione. È comprensibile che molte persone non abbiano i mezzi e il tempo per occuparsi direttamente di questi aspetti; delegare diventa quindi una scelta inevitabile e direi responsabile.
Se poi il servizio sia davvero valido, di qualità ed economicamente competitivo non è cosa che possa essere valutata anticipatamente. Solo il cliente che si avvale del servizio può fare poi una valutazione soggettiva sulla base di quello che gli viene effettivamente proposto e dei risultati che riesce a raggiungere nel tempo.
Va da sé, che se non hai tutti questi soldi non ti serve un servizio simile; puoi benissimo servirti di strumenti alla tua portata, non per questo meno validi, e occuparti direttamente della tua formazione.
Soluzioni alternative: investi sulla tua formazione o acquista informazioni qualificate
Come dicevo prima, sono un fermo sostenitore della formazione e dello studio perché spesso credo sia più efficace della consulenza. Chiunque si voglia occupare di risparmio, investimenti e gestione finanziaria dovrebbe un minimo informarsi sulle cose basilari e aumentare le proprie competenze, anche solo a livello teorico.
Questo permetterebbe, se non altro, di evitare quei prodotti, servizi e quelle situazione potenzialmente molto dannosi.
Sul blog trovi tantissimi contenuti formativi di qualità, gratuiti o a pagamento, che possono aiutarti a muoverei i primi passi nel mondo degli investimenti. Per esempio, puoi consultare le guide personalizzate per investire:
Che Investitore Sei? Scopri Subito il Tuo Percorso
Percorso per Investire: Guida per Neo Lavoratori
Percorso per Investire: Guida per Giovani Coppie con Figli
Percorso per Investire: Guida per Mezza Età
Percorso per Investire: Guida per Over 65
Invece, se pensi di avere bisogno dell’aiuto diretto attraverso l’acquisto di informazioni specifiche, puoi avvalerti dei consigli e delle indicazioni del Centro Studi di Affari Miei.
Abbiamo messo a punto un programma di informazione finanziaria avanzata, “Fast Investments Planner”, che ti aiuterà a mettere a punto la tua strategia di investimento, basta sui dati filtrati ed elaborati da noi.
Potrai accedere non solo a report e webinar, ma anche a portafogli modello da imitare per costruire il tuo progetto di investimento efficace.
A questo punto ti saluto e ti auguro un buon proseguimento.
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