Monday, January 10, 2022

Conferenza stampa

super green pass

Imprese e lavoratori devono fare i conti con il mix di misure messe in campo dal Governo per contenere la pandemia da Covid-19. Dall’8 gennaio e fino al 15 giugno 2022 è stabilito l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto i 50 anni di età. Dal 10 gennaio è previsto l’utilizzo del green pass rafforzato per accedere a numerose attività e servizi come alberghi, sagre, fiere, convegni, congressi, piscine e mezzi di trasporto. A far data dal 15 febbraio tutti i lavoratori over 50 del settore pubblico e privato soggetti al nuovo obbligo vaccinale, per accedere al luogo di lavoro sono tenuti ad esibire il super green pass. La violazione è punita con una sanzione da euro 600 a euro 1.500. Per contrastare la diffusione del Covid-19 prodotta dalla quarta ondata della pandemia e per incentivare la diffusione della campagna vaccinale, il Governo mette in campo un mix di misure restrittive e di contenimento approvando, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, due decreti legge: il D.L. n. 229/2021 e il D.L. n. 1/2022. Obbligo vaccinale per soggetti over 50 e sanzioni Il D.L. n. 1 del 2022, a far data dall’8 gennaio 2022 e fino al 15 giugno 2022, introduce (modificando il D.L. n. 44/2021) l’obbligo vaccinale per prevenire l’infezione dal virus SARS-CoV-2, per tutti i cittadini italiani e per i cittadini di altri stati membri dell’Unione Europea residenti in Italia, che abbiano compiuto i 50 anni di età o che compiano 50 anni di età entro il 15 giugno 2022. L'obbligo di vaccinazione non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate o per immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante. In tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. Per i soggetti che entro il 1° febbraio 2022 non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario o a decorrere dal 1° febbraio 2022 non abbiano effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale primario (entro i termini previsti) o non abbiano effettuato la dose di richiamo entro i termini di validità della certificazione verde Covid-19, è prevista una sanzione pecuniaria di 100 euro. La sanzione è irrogata dal Ministero della Salute per il tramite dell’Agenzia delle Entrate a valle del procedimento amministrativo previsto dal decreto. Green pass rafforzato per accedere ai luoghi di lavoro Dal 15 febbraio 2022 tutti i lavoratori over 50 del settore pubblico e privato soggetti all’obbligo vaccinale, per accedere al luogo di lavoro devono possedere e sono tenuti ad esibire il green pass rafforzato ossia la certificazione verde Covid-19 rilasciata esclusivamente a seguito di vaccinazione (ciclo primario e dose booster) o avvenuta guarigione. I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti alla verifica del green pass rafforzato (app Verifica C-19 e altre funzionalità di verifica previste dalla legge) da parte dei lavoratori soggetti all’obbligo vaccinale. Nel caso i lavoratori soggetti all’obbligo vaccinale comunichino di non essere in possesso della certificazione verde Covid-19 rafforzata o ne fossero trovati sprovvisti al momento dell’accesso nel luogo di lavoro, saranno considerati assenti ingiustificati senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro fino alla presentazione del green pass rafforzato e comunque non oltre il 15 giugno 2022. Per i giorni di assenza ingiustificata non è dovuta la retribuzione né altro compenso o emolumento. Fino al 15 giugno 2022 i datori di lavoro (indipendentemente dalla dimensione occupazionale) dopo 5 giorni di assenza ingiustificata, possono sospendere i lavoratori per tutta la durata del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque, per un periodo non superiore a dieci giorni lavorativi, rinnovabili fino al predetto termine del 15 giugno 2022. E’ vietato l’accesso dei lavoratori ai luoghi di lavoro in violazione dell’obbligo di vaccinazione. La violazione è punita con una sanzione amministrativa da euro 600 a euro 1.500. I lavoratori non soggetti all’obbligo vaccinale o il cui obbligo è differito per motivazioni medico - sanitarie devono essere adibiti a mansioni anche diverse, senza decurtazione della retribuzione, in modo da evitare il rischio di contagio. Obbligo vaccinale per personale universitario Dal 15 febbraio 2022, l’obbligo vaccinale senza alcun limite di età è esteso anche al personale universitario come già previsto dal 15 dicembre 2021 per il personale scolastico. Sospensione e sostituzione di lavoratori privi di green pass (base) anche per le aziende oltre i 15 dipendenti Il D.L. n. 1/2022 sostituisce interamente il settimo comma dell’art. 9 septies del D.L. n. 52/2021 prevedendo che tutte le aziende (non più solo quelle con meno di 15 dipendenti) dopo 5 giorni di assenza ingiustificata possano sospendere il lavoratore assente sprovvisto di certificazione verde Covid-19 per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a 10 giorni rinnovabili fino al 31 marzo 2022. Utilizzo del Green pass (base e/o rafforzato) e quarantena precauzionale Oltre a quanto già previsto dal decreto legge n. 221/2021, il combinato disposto delle misure contenute nel D.L. n. 229/2021 e del successivo D.L. n. 1/2022 comporta nuove disposizioni in merito all’utilizzo del green pass base (ossia la certificazione verde Covid-19 che si ottiene anche in seguito a test antigenico e/o molecolare) e del green pass rafforzato o super green pass, ossia la certificazione verde Covid-19 rilasciata esclusivamente a seguito di vaccinazione (ciclo primario e dose booster) o avvenuta guarigione. Il green pass rafforzato sarà necessario: da lunedì 10 gennaio 2022 e fino alla cessazione dello stato di emergenza (31 marzo 2022), per accedere ai seguenti servizi e attività: - alberghi e strutture ricettive, nonché ai servizi di ristorazione prestati all’interno degli stessi anche se riservati ai clienti ivi alloggiati; - sagre e fiere; - convegni e congressi; - feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; - servizi di ristorazione all’aperto; - impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; - piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; - centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all'aperto. - mezzi di trasporto, compreso il trasporto pubblico locale o regionale l green pass base sarà necessario: da giovedì 20 gennaio 2022 e fino alla cessazione dello stato di emergenza (31 Marzo 2022) per accedere a: - servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti, ecc.) - colloqui e visite in presenza con detenuti ed internati all’interno di istituti penitenziari per adulti e minori; da martedì 01 febbraio 2022 (o altra data prevista da specifico dpcm) e fino alla cessazione dello stato di emergenza (31 marzo 2022) per accedere a: - pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali (fatte salve quelle necessarie per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona, individuate con apposito dpcm) Le nuove misure non si applicano ai soggetti di età inferiore ai dodici anni e ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale) sulla base di idonea e comprovata certificazione medica. I titolari e i gestori dei servizi e delle attività in elenco sono tenuti alla verifica del possesso del green pass (base o rafforzato) attraverso l’app Verifica C19. Smart working emergenziale settore pubblico e privato I ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e del Lavoro, Andrea Orlando, hanno firmato una circolare per sensibilizzare sia le amministrazioni pubbliche che i datori di lavoro privati ad implementare il più possibile forme di lavoro agile. Per ciò che riguarda il settore privato la circolare raccomanda il massimo utilizzo della modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o a modalità a distanza, ricordando come fino alla data del 31 marzo 2022 in virtù della proroga dello stato d’emergenza ed in forza delle disposizioni contenute nell’art. 90 del D.L. n. 34/2020, convertito con modificazione dalla legge n. 77/2020 sia consentita la possibilità di ricorrere al lavoro agile con modalità semplificate, senza l’accordo individuale tra azienda e singolo dipendente (necessario invece ai sensi della legge n. 81/2017) e con notifica telematica e massiva al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Leggi anche: - Smart working emergenziale: dalla procedura semplificata per l’avvio al possesso del green pass - Smart working: verso un nuovo modo di intendere la sede e l’orario di lavoro

I Vaccini

Obbligo vaccinale

Sunday, January 9, 2022

Nuovi Vaccini

i
Novavax è il quinto vaccino contro il Covid che è stato approvato dall’Ema. In Italia è atteso tra gennaio e febbraio 2022 e sembrerebbe piacere a tutti, anche ai cosiddetti no-vax: ecco come funziona e quali sono gli effetti collaterali. Novavax, vaccino Covid: come funziona, effetti collaterali e quando arriva in Italia Nuvaxoid il vaccino contro il Covid prodotto dal colosso farmaceutico americano Novavax è stato approvato da parte dell’EMA, l’Agenzia Europea per i Medicinali. Quello di Novavax è un vaccino molto atteso in Italia e in Europa, soprattutto per l’impatto che potrebbe avere sulla platea di persone non ancora vaccinate. Infatti la tecnologia del vaccino americano è nota da diversi decenni e questo potrebbe rendere il preparato più “sicuro” agli occhi dei cosiddetti no-vax. In questo 2022 gli italiani così potranno scegliere tra tre vaccini diversi, tutti con un soglia di protezione elevata, visto che ormai AstraZeneca e Johnson & Johnson da noi sono stati accantonati. Vediamo allora come funziona il vaccino di Novavax, i suoi effetti collaterali e quando sarà disponibile in Italia. Novavax, vaccino Covid: come funziona Dopo una lunga fase di sperimentazione non esente da ritardi, circa 5 mesi, il preparato di Novavax è stato approvato dall’EMA, l’ente regolatore dell’UE. Nel dettaglio Nuvaxoid è un vaccino con una tecnologia diversa da quella dei vaccini contro il Covid-19 oggi in circolazione. A differenza dei vaccini Moderna, Pfizer-Biontech, J&J e Astrazeneca, capaci di introdurre un frammento di codice genetico che le cellule devono leggere per poi sintetizzare le proteine stesse, Nuvaxoid è stato creato utilizzando la tecnica delle proteine ricombinanti. Una tecnica collaudata da diversi decenni, per questo è stata definita “alla vecchia maniera”, già utilizzata contro malattie come pertosse, epatite o meningite. Si tratta di indurre direttamente la risposta da parte dell’individuo, introducendo subunità proteiche ovvero “proteine purificate”. Con purificate si intende che sono incapaci di dar luogo alla malattia, perché mancanti del patogeno stesso. Gli effetti collaterali C’è chi ha già decretato Novavax come il vaccino migliore, soprattutto per via di quelli che sembrano essere degli effetti collaterali più lievi, ma non solo. Gli effetti collaterali di Novavax vanno dal mal di testa ai dolori muscoli, passando per stanchezza e possibilità di febbre. La sperimentazione ha coinvolto 30.000 persone e, al momento, sembra che si sia verificato un solo caso di miocardite, passata nel giro di qualche giorno. Quando arriva in Italia L’EMA dopo aver verificato i dati relativi al nuovo vaccino contro il Covid-19, ha approvato in data 20 dicembre Nuvaxoid per il suo uso di emergenza nei Paesi dell’unione Europea. Ora che è arrivato il disco verde il vaccino di Novavax potrebbe arrivare in Italia a inizio 2022: l’UE ha opzionato l’acquisto di 200 milioni di dosi che potranno essere utilizzate oppure donate al programma COVAX. In una recente intervista al Corriere della Sera, il commissario straordinario Francesco Figliuolo ha spiegato che Nuvaxoid sarà disponibile in Italia tra gennaio e febbraio 2022, con il nostro Paese che in totale riceverà 2,9 milioni di dosi nel primo trimestre di quest’anno. Il generale poi ha aggiunto che il vaccino di Novavax in Italia “sarà utilizzato per i cicli primari degli over 18”, con Figliuolo che ha auspicato come questo nuovo strumento a disposizione possa contribuire “a convincere chi è ancora esitante”. Perché potrebbe convincere gli indecisi Si parla molto di Novavax come il vaccino che potrebbe far vaccinare gli indecisi, i cosiddetti no-vax. In questa categoria dobbiamo ricordarci di inserire anche chi non lo fa per una scelta ideologica, cioè non crede nella scienza o nella pandemia, ma anche chi teme gli effetti collaterali più della possibilità di avere il Covid. Novavax piace alla maggior parte dei no-vax per diversi motivi. Il più comune sembra appunto essere la tecnica stessa con la quale è stato prodotto, quello dei vaccini proteici. Inoltre Novavax sembrerebbe avere il pregio di non produrre effetti collaterali gravi. A migliorare la reputazione di questo vaccino c’è l’alta percentuale di protezione e il costo ridotto per la produzione, l’acquisto e il mantenimento, che può avvenire in frigorifero tra i 2° e gli 8°.

vaccini e autismo