Monday, September 20, 2021
Franceschini de Maria
La nautica strumento per la crescita del turismo in Italia. Un progetto in questo senso ha preso forma in occasione del Salone Nautico Internazionale di Genova. La presidente di Ucina Carla Demaria ne ha parlato oggi con il ministro Dario Franceschini durante una sua visita al salone. "L'Italia è come una grande banchina con il mare ai due lati. Ci piacerebbe essere, con tutti i nostri marina, il veicolo per portare il turismo all'interno - ha dichiarato la presidente di Ucina Carla Demaria -. Quest'idea è piaciuta e abbiamo un progetto in questa direzione. Abbiamo concordato con il ministro un incontro dopo il salone". La presenza, per la prima volta al salone di Genova di un ministro del turismo, è secondo Demaria "un grande segnale". "Abbiamo avuto una chiara promessa che saremo inseriti nel piano strategico per il turismo" ha affermato Demaria: "con il ministro c'è stato oggi uno scambio molto interessante con gli imprenditori del settore che ci ha permesso di portare avanti le nostre priorità". Fra queste, "il contenzioso sulle concessioni demaniali che interessa i marina, ma anche la sburocratizzazione e le tante distorsioni che non facilitano: ad esempio un pontile galleggiante in Toscana che ospita 80 barche e ha pagato 38 mila euro di Tarsu". "Un'altra grande occasione, accanto al piano strategico per il turismo - ha concluso Demaria - è la riforma del codice della nautica, che attraversa tutta la materia. Ucina è accreditata ai 12 tavoli tecnici istituiti per l'applicazione della legge delega al governo e quindi da esperti del settore porteremo la nostra esperienza"
Quando De Maria aveva lasciato
GENOVA - Saverio Cecchi, toscano di Limite Sull’Arno (Empoli), quasi 30 anni di vita associativa alle spalle, è stato designato alla successione di Carla Demaria al vertice di Ucina/Confiundustria nautica. Lo ha deciso il Consiglio Generale dell’associazione, riunitosi il 14 maggio a Genova. L’elezione sarà deliberata dall’assemblea dei soci il prossimo 20 giugno, in occasione del Satec. In quell’occasione avverrà il passaggio di consegne formale e Cecchi illustrerà il proprio programma. Già nel giorno della designazione, comunque, ha dato anticipazioni interessanti, rivelando che vuole impegnarsi come “uomo della mediazione” e che “uno degli obiettivi principali è la ricomposizione del settore, affinché ritrovi la forza che merita”. Se ciò vuol dire la pace con Nautica Italiana, dopo quattro anni di separazione, siamo in presenza di una virata epocale. Piero Formenti e Andrea Razeto, figure di prestigio dell’associazione confindustriale ed esponenti di spicco della nautica internazionale in quanto presidenti di ICOMIA (International Council of Marine Industry Associations) e di EBI (European Boating Industry) hanno rinunciato alla candidatura, lasciando via libera al candidato sostenuto dalla gran parte delle aziende. Lo statuto di Ucina prevede infatti che la nomina sia espressione dell’attività di consultazione coordinata dalla apposita Commissione di designazione. L’attività – informa una nota dell’associazione confindustriale - è stata attuata secondo le procedure statutarie e regolamentari e in stretta aderenza alla normativa di Confindustria, e ha riguardato una percentuale altamente significativa di aziende (80,6%) rappresentanti la quasi totalità dei voti (95,5%). Al termine della consultazione, la Commissione ha presentato dunque al Consiglio un unico candidato, che si insedierà ufficialmente al vertice il 20 giugno in occasione della convention Ucina-SATEC, tradizionale momento d’incontro delle aziende associate oltre che occasione di confronto per gli imprenditori e gli operatori del settore, le istituzioni e la stampa. Saverio Cecchi è entrato a far parte del Direttivo di Ucina nel 1990 ed è stato presidente di settore, vice presidente e, dal 2013, al vertice dei proboviri. Presidente di BCS prima e, poi, amministratore delegato di Twin Disc Italia fino al 2012, attualmente è membro del Cda di GP Yachts. Parlando della presidente uscente, Cecchi ha osservato: “Carla Demaria va ringraziata per tutto ciò che ha fatto. Senza la sua difesa dei valori dell’associazione e la sua energia, che ha trascinato tutta la squadra, non saremmo qui a parlare di futuro. Un ringraziamento speciale – ha aggiunto – va agli altri due candidati, Piero Formenti e Andrea Razeto, amici che stimo moltissimo e che hanno permesso di presentare in Consiglio un unico candidato, a dimostrazione della forza e della coesione di Ucina”. Cecchi ha anche accennato ai punti fondamentali che indirizzeranno il suo programma, facendo riferimento alla trentennale esperienza nel settore, allo spirito di servizio, alla volontà di rafforzare ulteriormente la squadra e al rispetto dei valori associativi. Nella sua agenda già figurano in posizione prioritaria la definitiva attuazione del Codice della nautica, la promozione e il sostegno della cosiddetta piccola nautica, la formazione, l’ampliamento delle attività di supporto all’internazionalizzazione, il sostegno alle imprese, lo sviluppo del leasing nautico, la difesa del salone di Genova. Ma nei piani – come detto in apertura - c’è soprattutto la ricomposizione del settore. E questo, anche alla luce di quanto detto da Massimo Perotti (Sanlorenzo Yacht) a Viareggio (“uniti possiamo far ritornare protagonista la nautica italiana e battere la concorrenza di un salone come Cannes) sembra essere davvero il punto più importante del programma 2019-2023.
Navette San Lorenzo
Pioniera per definizione, visionaria e determinata Sanlorenzo, ancora una volta, punta l’orizzonte e si proietta oltre plasmando un nuovo immaginario per dare vita a prospettive abitative inedite.
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Da questo approccio nascono le novità 2020 di Sanlorenzo che toccano il mare quest'estate: lo yacht crossover SX112, che sarà presentato nella prima versione con interior di Piero Lissoni, e i superyacht 44Alloy e 62Steel.
Tre nuovi modelli tra loro differenti ma accomunati da una stessa attenzione alla vivibilità degli spazi interni ed esterni e al loro rapporto con il mare, portati qui all’apice attraverso soluzioni all’avanguardia, capaci di anticipare le richieste del mercato, e frutto di una continua ricerca portata avanti da Sanlorenzo per offrire sempre la più alta qualità di vita a bordo.
Perchè gli yacht Sanlorenzo sono prima di tutto luoghi da viveri, emozionanti e unici poiché costruiti attorno alle esigenze di chi li abita.
Con 34 metri di lunghezza, SX112 è la nuova ammiraglia dell’innovativa linea crossover SX, la prima nel mondo della nautica lanciata nel 2017 da Sanlorenzo, nata dalla sintesi tra il classico motoryacht con flying bridge e la tipologia explorer. Una proposta “intelligente” dove stile, flessibilità e funzionalità si fondono in un linguaggio comune.
SX112 rappresenta il consolidamento di un percorso iniziato con SX88 prima e con SX76 poi, una sfida che continua e si arricchisce di nuovi contenuti, e che punta a proporre una nuova modalità di vivere il mare: a bordo le barriere cadono e la barca si apre all’esterno entrando in relazione con il contesto marino.
La regia è di nuovo affidata alla creatività di Bernardo Zuccon, dello Studio Zuccon International Project, per le linee esterne e Piero Lissoni, Art Director dell’azienda dal 2018, per gli interni.
Se Zuccon si è occupato da un lato, di rafforzare il concetto di family feeling della gamma potenziando alcune scelte linguistiche come l’equilibrio dei volumi e le forme fluide, dall’altro Lissoni ha dedicato una grande attenzione alla suddivisione degli ambienti interni in continuo dialogo con gli esterni.
In linea con il concept ideato per gli altri modelli, il main deck è pensato infatti come un open space, una soluzione innovativa introdotta per la prima volta da Lissoni su SX88, capace di massimizzare il rapporto con gli spazi open air.
Punto focale del progetto è la nuova zona di poppa che rappresenta senza dubbio l’area iconica dello yacht. Pensata come una spaziosa beach area interna è però direttamente connessa all’esterno, permettendo all’armatore di vivere questi spazi in maniera inedita, anche grazie alle terrazze abbattibili, e massimizzando inoltre la connessione tra indoor e outdoor. Una scelta che regala al progetto nuove suggestioni e prospettive abitative.
Il nuovo superyacht Sanlorenzo 44Alloy, modello fast-displacement di 44,5 metri di lunghezza interamente in alluminio, grazie ad un layout senza precedenti e nel segno della massima euritmia tra interni ed esterni, porta al suo apice il concetto di vivibilità.
La cabina armatoriale, fulcro concettuale del progetto, è concepita infatti come un appartamento privato di 145 mq, diviso su tre livelli con un’area indoor ed una outdoor, una soluzione mai vista su un superyacht di queste dimensioni.
Rinnovamento concettuale del pluripremiato 40Alloy, il nuovo modello propone spazi sorprendenti a disposizione dell’armatore ma anche dei suoi ospiti come il grande beach club che si apre su tre lati consentendo una piena connessione con il mare, mentre il ponte di prua, con la sua area aperta, offre molteplici possibilità.
Con una lunghezza fuori tutto di 61,50 metri, un baglio massimo di 11,90 metri, una stazza di 1200 tonnellate lorde e cinque ponti, il nuovo Sanlorenzo 62Steel propone soluzioni sorprendenti che puntano a definire nuovi standard nel settore dei superyacht in metallo.
Una proposta dal design elegante e senza tempo dalle linee sobrie e armoniche che grazie ad ampi volumi, un layout innovativo ed avanzate tecnologie garantisce eccezionale comfort e vivibilità a bordo, mai vista su modelli delle stesse dimensioni.
Un concept unico che si traduce negli incredibili spazi del vasto e sontuoso appartamento dell’armatore, dell’ampio salone principale e del maestoso Beach Club sul Lower deck.
Tra gli elementi caratterizzanti il progetto del 62Steel, l’appartamento dell’armatore si estende per ben 210 mq di cui 97 mq coperti articolati in zona notte, studio, due spaziosi bagni e la walk-in dressing room e 123 metri quadri all’aperto a prua del ponte superiore, l’Owner Deck.
J@TCompany - TV
Gli architetti Zuccon
Ma la lungimiranza di Martina e Bernardo non si ferma ai progetti, va decisamente oltre e prevede anche una nuova sede che la dice lunga sulla filosofia e gli ideali che animano questi due giovani architetti. Si tratta di una grande villa nel quartiere di Monte Mario a Roma circondata da un parco. «L’idea è quella di migliorare la qualità della vita di chi lavora con noi e anche dei nostri clienti» spiega Martina.
«Ci piace pensare a un luogo dove la gente non solo lavori, ma viva in serenità. Una sede di lavoro immersa nel verde, con piscina, percorso vita e persino un ristorante a chilometro zero dove si cucinino i prodotti cresciuti in loco. Una sorta di buen retiro dove lavorare sui progetti insieme ai nostri Principi in mezzo alla natura. Siamo sicuri che le idee ne trarranno grande beneficio». L’appuntamento è per la fine del prossimo anno.
Sunday, September 19, 2021
Carla de Maria
CARLA DEMARIA
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2010 Carla Demaria è presidente MONTECARLO YACHTS
Carla Demaria è "tutta" Italiana; è nata a Torino, ha studiato in Italia, ha lavorato nel settore dello yachting Italiano sin da ragazza e oggi è al vertice della sua carriera come top manager sempre di un'azienda Italiana. Recentemente è stata Presidente di Monte Carlo Yachts, azienda di importanza internazionale e Presidente di Beneteau Italia.
Lavoravo nel gruppo Azimut di Paolo Vitelli, importatore di Bénéteau in Italia – racconta Carla Demaria – vi ero entrata a 25 anni come assistente del direttore commerciale, e ho capito subito che sarebbe stato il lavoro della mia vita”. Seguendo la trafila, Demaria prende il posto del direttore commerciale, controlla il marketing e poi si ritrova a capo di Azimut capitale business unit, dedicata ad investimenti nel settore.
Ha lavorato per più di vent' anni con Paolo Vitelli nel Gruppo Azimut Benetti: iniziale gavetta come assistente del direttore commerciale, poi promossa a direttore commerciale che controlla il marketing e in seguito si ritrova a capo di Azimut Capital Business Unit, dedicata ad investimenti nel settore, fino a divenire nel 2002 Presidente e Amministratore Delegato di una società del gruppo: l'Atlantis Spa (ex cantiere GOBBI).
Nel 2008 ha lasciato il gruppo Azimut Benetti per fondare con Beneteau Group il cantiere Montecarlo Yachts, destinato a inventarsi nuove tecniche di costruzione, filosofie progettuali e design d'avanguardia.
E’ entrata una prima volta nel Consiglio Direttivo di UCINA nel 2006 ed è stata vicepresidente nel 2008. E’ tornata in Consiglio Direttivo nel 2014 e nel 2015 è stata nominata Presidente di UCINA.
Nel 2018 lascia non pacificamente il ruolo si Presidente di MONTECARLO YACHTS e di Beneteau Italia e nel 2019 termina il suo mandato come Presidente UCINA.
Nel 2019 inizia una nuova avventura con Massimo Perotti e diviene AD di una società del gruppo BLUEGAME
Saturday, September 18, 2021
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